Su Repubblica. Agli amici che chiedevano ai 4 come fosse andata la serata, rispondevano: “È stato forte. Poi ti dirò, sono stanchissimo…”.

Su Repubblica le chat che si scambiarono Ciro Grillo e gli amici dopo la notte del “presunto” stupro ai danni di Roberta, di cui sono accusati.
Parole finite negli atti dell’inchiesta della procura di Tempio Pausania. Dalle quali emerge che non immaginano assolutamente le conseguenze della serata e che vantano quanto accaduto come la conquista di un trofeo.
Un amico dei ragazzi chiede come è andata la serata. Uno degli indagati risponde:
“È stato forte. Poi ti dirò, fra’, sono stanchissimo…”.
Sono centinaia i messaggi nel mirino. Alcuni sono stati sottolineati dagli inquirenti in neretto, scrive il quotidiano. Ad esempio quello in cui uno dei quattro ragazzi scrive:
«All’inizio sembrava che non volesse…»
E ancora:
«3 vs 1»
Gli inquirenti che li hanno letti non hanno dubbi:
«Si vantavano della nottata, eccome se si vantavano. E non c’era in loro alcun tipo di ragionamento sullo stato psico-fisico di Silvia».
E sottolineano che quanto accaduto quella sera fece il giro delle conoscenze più intime dei quattro ragazzi.
“Ma com’era?”, insiste un amico, desideroso di avere dettagli estetici di Silvia. “Niente di che”, rispondono.
Dialoghi però rimasti nella cerchia dei loro amici, ecco perché non è scattato il reato di revenge porn.