Le carte che inchiodano gli arbitri: facevano la cresta persino sul parcheggio dell’auto

Sul Tempo il dettaglio dei rimborsi falsati di Pasqua, La Penna e Robilotta. Per la trasferta di Udinese-Napoli Pasqua ha chiesto 600 euro di biglietti aerei, ma ne aveva spesi 200.

rimborsi gonfiati sospesi arbitri

Il Tempo pubblica le carte che inchiodano gli arbitri (Pasqua, La Penna e Robilotta) nell’inchiesta sui rimborsi gonfiati. Si tratta, come scritto dal Corriere stamattina, di poche centinaia di euro. Mossa incomprensibile, a fronte dei guadagni di un direttore di gara.

Quattro i rimborsi sospetti che riguardano l’arbitro Pasqua. Nelle carte degli inquirenti risulta ad esempio che, in occasione di Parma-Cagliari del 16 dicembre 2020, il direttore di gara

“avrebbe dichiarato di aver sostenuto spese ferroviarie per 117,10 euro oltre a 45 euro di parcheggio alla stazione Termini. Ma i controlli effettuati dall’Aia hanno rilevato che i biglietti dei treni in questione risultano in realtà acquistati per un importo totale di 65 euro mentre il garage all’Esquilino sarebbe costato all’arbitro 28,10 euro e non 45: una difformità emersa anche grazie al controllo della targa dell’auto”.

Non solo.

“Lo stesso Pasqua ha chiesto un rimborso di 620,82 euro per i biglietti aerei utilizzati per andare a dirigere Udinese-Napoli dello scorso 10 gennaio. In questo caso, però, i due ticket delle tratte Fiumicino-Trieste e Venezia-Fiumicino gli sarebbero costati rispettivamente 110,16 euro e 210,66. Praticamente la metà di quanto dichiarato nella nota spese. Un mese dopo l’arbitro è stato designato per Atalanta-Napoli e avrebbe richiesto un rimborso per un biglietto aereo di 351,98 euro risultato addirittura inesistente”.

Oltre ai tre arbitri, sono stati sospesi anche quattro assistenti di gara. Uno di questi, a quanto emerge dalle carte pubblicate dal quotidiano, è Fiorito.

“Designato per Sassuolo-Inter del 28 novembre 2020, ha presentato spese ferroviarie da 365 euro e un parcheggio Telepass da 69 euro, ma entrambi i biglietti del treno sono risultati inesistenti e il documento relativo al parcheggio sarebbe stato «ritoccato informaticamente». Il 27 gennaio Fiorito era invece a Bergamo per Atalanta-Lazio. Nella nota spese il biglietto d’andata del treno in realtà risulta essere stato usato da un’altra persona mentre quello di ritorno sarebbe falso, oltre alla ricevuta Telepass modificata al pc: totale 559 euro. All’Aia risulta taroccata anche la nota spese per Pordenone-Cittadella di serie B a febbraio: due treni inesistenti e un altro parcheggio Telepass come sopra, per altri 495 euro dichiarati”.

 

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