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de Ligt: «In Italia la difesa è un’arte. Alla Juve sono cresciuto mentalmente»

“Qui devo prestare attenzione alla zona. Non sempre seguo l’uomo con la palla, ma devo seguire anche l’uomo che corre in profondità senza palla”.

de Ligt: «In Italia la difesa è un’arte. Alla Juve sono cresciuto mentalmente»
during the Italian Serie A football match SSC Napoli vs Fc Juventus.

Il difensore della Juventus, Matthijs de Ligt, ha rilasciato una lunga intervista a de Volkskrant:

Da quando sono alla Juve sono cresciuto molto mentalmente, sono più maturo. Mi sono dovuto abituare allo stile di gioco in Italia, al modo in cui si muovono gli attaccanti. Quando giocavo all’Ajax prestavo molta più attenzione al singolo attaccante, qui devo prestare attenzione alla zona. Non sempre seguo l’uomo con la palla, ma devo seguire anche l’uomo che corre in profondità senza palla. Ma è sempre questione di valutare l’opzione migliore. Chiellini è un maestro in questo. Ha molta esperienza, ho imparato molto da lui. In Italia la difesa è un’arte, è bello mostrare qui il mio valore, questo era il mio obiettivo. Se guardi agli anni, metà dei primi 10 difensori sono italiani. Questo la dice lunga su come l’arte della difesa è vista qui. Molto bello mostrare qui quanto sono bravo, vedere cosa pensano di me. Questo era l’obiettivo”.

Su Ronaldo:

“Il modo in cui vive il suo sport, come si mantiene in forma, quanto è motivato all’età di 36 anni: è fantastico. Idem Chiellini. Buffon anche a 43 anni. Sono tutti dei super professionisti”.

Sui tifosi in Italia:

“In Olanda i tifosi sono appassionato, vogliono che la loro squadra vinca. Ma dopo la partita è tutto finito. In Italia, a tre giorni da una gara, si parla ancora di un rigore che non è stato assegnato. Pensano costantemente al calcio. Se una squadra perde contro una rivale, i tifosi vivono una settimana terribile e lo noti”.

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