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Mantovani: «Totti e i grandi campioni dovrebbero vaccinarsi in tv per dare l’esempio»

Il direttore dell’Humanitas a La Stampa: «Se ci impegneremo il Natale prossimo sarà più normale del passato. L’estate potrebbe essere una tregua, ma senza le illusioni dell’anno scorso».

Mantovani: «Totti e i grandi campioni dovrebbero vaccinarsi in tv per dare l’esempio»

La Stampa intervista Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Humanitas. Parla del vaccino AstraZeneca, sbloccato ieri dall’Ema che ritiene i benefici superiori ai rischi.

«Giusto investigare per fugare ogni dubbio, in particolare per sottogruppi come le donne giovani, ma solo in Italia ci sono centinaia di morti al giorno di Covid se non ci si vaccina. Persino l’acqua può intossicare in situazioni particolari. L’alternativa è morire di sete».

A proposito delle trombosi che hanno spinto ad un ulteriore approfondimento:

«Non li definirei neppure eventi avversi perché non si vede un aumento di trombosi nei vaccinati rispetto ai non vaccinati. Per la Società di ematologia in Italia uno su mille soffre di tromboembolia, con frequenza maggiore sopra ai 70 anni».

Ed aggiunge:

«I dati sono già molto chiari e non penso che si troveranno correlazioni tra vaccini e tromboembolie».

Sulla variante inglese:

«E’ più infettiva, ma aumenta anche la mortalità dal 30 al 60 per cento. Oltre a contagiare di più uccide maggiormente e per questo bisogna vaccinare in fretta».

E l’esempio, soprattutto con AstraZeneca, dovrebbe partire dai personaggi più in vista.

«Con Totti e i grandi campioni, andava fatto mesi fa».

Mantovani non esclude che ci possa essere una quarta ondata causata da nuove varianti e si lascia andare a qualche previsione su quando il virus si attenuerà, almeno un po’.

«Se ci impegneremo il Natale prossimo sarà più normale del passato. L’estate potrebbe essere una tregua, ma senza le illusioni dell’anno scorso».

 

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