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Il Guardian: l’Arabia Saudita investe un miliardo e mezzo nello sport per farsi bella mentre tortura e uccide la gente

Un’operazione che le associazioni per i diritti umani chiamano “sportswashing”: ci provarono anche con Ronaldo e Messi

Il Guardian: l’Arabia Saudita investe un miliardo e mezzo nello sport per farsi bella mentre tortura e uccide la gente

L’Arabia Saudita ha speso almeno un miliardo e mezzo di dollari in eventi sportivi internazionali di alto profilo nel tentativo di rafforzare la sua reputazione, e far dimenticare al mondo che nel frattempo brutalizza, tortura e uccide migliaia di persone. Lo rivela un nuovo rapporto dell’organizzazione per i diritti umani Grant Liberty, ripreso in anteprima dal Guardian.

Dagli scacchi al golf, al tennis. 60 milioni di dollari solo per la Saudi Cup, l’evento di corse di cavalli più ricco del mondo. Un piano ben strutturato di “riciclaggio” di denaro per vendere all’estero l’immagine accettabile di un Paese accusato di essere un’inferno dei diritti umani.

Il rapporto, che il Guardian ha visionato in anteprima, descrive anche l’accordo decennale da 650 milioni di dollari del Regno con la Formula 1, che per la prima volta hanno in calendario una gara nella città portuale di Jeddah.

L’analisi di Grant Liberty delinea l’enorme portata degli investimenti dell’Arabia Saudita in quello che chiamano “lavaggio sportivo”, la pratica di investire o ospitare eventi sportivi nel tentativo di oscurare il dramma dei diritti umani-

Il principe ereditario Mohammed bin Salman ha lanciato il masterplan “Vision2030” cinque anni fa, un ampio progetto strategico inteso a ridurre la dipendenza economica dell’Arabia Saudita dal petrolio. Ma il piano, pubblicizzato come uno spartiacque che trasformerà il Regno socialmente oltre che economicamente, è stato seguito da un’ampia repressione del dissenso, compreso l’arresto di attiviste femministe e religiosi.

L’Arabia Saudita ha anche guidato un intervento in Yemen, parte di una guerra che ha ucciso oltre 100.000 persone tra cui almeno 12.000 civili. Gli osservatori stimano che almeno due terzi di queste morti siano state causate dall’aggressiva campagna di attacchi aerei dell’Arabia Saudita.

Un rapporto dell’intelligence statunitense recentemente declassificato ha indicato bin Salman come responsabile ultimo dell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, nel 2018.

Tra i vari accordi internazionali chiusi per darsi una nuova immagine con lo sport ce n’è anche uno da 145 milioni di dollari per un contratto triennale con la Federcalcio spagnola, e 15 milioni di dollari di quote di presenza per un singolo torneo di golf maschile. Ci sono anche 33 milioni per ospitare il torneo di snooker Saudi Arabian Masters e altri 100 milioni per l’incontro di boxe “Clash on the Dunes” tra Andy Ruiz Jr e Anthony Joshua.

L’Arabia Saudita ha anche chiuso un contratto decennale da 500 milioni con la World Wrestling Entertainment nel 2014.

Nel rapporto è inclusa anche l’analisi di accordi che non sono mai stati portati a termine dopo svariate proteste, tra cui un’offerta di 6 milioni a Cristiano Ronaldo e Lionel Messi per fare da testimonial all’ente turistico del Regno Unito Visit Saudi, e una controversa offerta pubblica di acquisto di 400 milioni per il Newcastle United.

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