Secondo la Lazio i giorni di isolamento per i granata erano al principio 7 e sarebbero terminati lunedì, in più il Torino poteva presentarsi in campo con la Primavera e giocare.
Lazio-Torino, il nuovo caso del calcio italiano. Il presidente della Lazio Lotito è sul piede di guerra contro il suo collega del Torino Urbano Cairo per quanto riguarda la sfida non giocata di martedì sera. In attesa che il Torino completi la procedura di reclamo con la memoria difensiva da presentare al giudice sportivo, la Lazio è già pronta a partita all’attacco nel caso in cui non le venisse confermata la vittoria a tavolino.
Lotito, scrive il Corriere dello Sport, si sente forte per due aspetti
1) Gli “almeno 7 giorni” di isolamento disposti dall’Asl di Torino scadevano lunedì a mezzanotte e non martedì, nel giorno di Lazio-Torino. I 7 giorni sono diventati 8 dopo le richieste di chiarimento avanzate all’Asl dagli uffici della Lega. 2) Il Toro, tornato ieri ad allenarsi regolarmente al Filadelfia, si sarebbe potuto presentare a Roma con i giocatori della Primavera, regolarmente tesserati. È vero che i baby granata sono stati impegnati a Bologna nel posticipo di lunedì (1-1), ma la loro partita poteva essere rinviata nei giorni precedenti considerando i tempi d’intervento dell’Asl
Considerando inevitabile a questo punto la battaglia legale tra Lotito e Cairo, il rischio è che Lazio-Torino si giochi ( se andrà rigiocata) chissà quando
