Rummenigge: «Abbiamo speso troppo a favore di giocatori e agenti. Dobbiamo fare marcia indietro»

Al Corriere: «I prezzi dei cartellini sono scesi anche fino al 50%. Ma per gli ingaggi dei giocatori top gli agenti sono ancora in grado di ottenere soluzioni al rialzo. Campionato? L'Inter mi sembra la squadra più stabile»

Al Corriere: «I prezzi dei cartellini sono scesi anche fino al 50%. Ma per gli ingaggi dei giocatori top gli agenti sono ancora in grado di ottenere soluzioni al rialzo. Campionato? L'Inter mi sembra la squadra più stabile»

Il Corriere della Sera intervista Karl Heinz Rummenigge, ceo del Bayern Monaco. Parla, tra le altre cose, della sostenibilità del calcio con la pandemia.

«Il problema è di lunga data ed è cominciato con la sentenza Bosman del 1996. Poi negli ultimi dieci anni abbiamo sbagliato tutti, perché abbiamo speso sempre di più a favore di giocatori e agenti. La pandemia ha mostrato che dobbiamo fare marcia indietro e tornare a un modello più razionale. Spero sia possibile, ma non sarà facile. La mia impressione è che i prezzi dei cartellini siano scesi in alcuni casi fino al 50%. Per quanto riguarda gli ingaggi dei giocatori top invece gli agenti sono ancora in grado di ottenere soluzioni al rialzo. Dobbiamo trovare una soluzione europea: in Germania ne abbiamo discusso con una task force, che ha coinvolto politici e tifosi. La gente vuole un calcio più razionale».

Un tetto salariare forse sarebbe cosa buona,

«ma nel 2008 con Platini presidente della Uefa e Infantino direttore generale, siamo andati a Bruxelles per capire se fosse una strada percorribile: i politici ci hanno sempre detto che saremmo andati contro la legge europea. Magari adesso è il momento opportuno di fare una nuova iniziativa e correggere quello che abbiamo combinato negli ultimi dieci anni».

Sulla nuova Champions con 36 squadre a girone unico:

«Sarà molto più spettacolare e vivace della fase a gruppi di oggi, che spesso è noiosa nelle ultime giornate. Sarà più complicato qualificarsi e più avvincente».

Rummenigge guarda anche al campionato italiano. Dà l’Inter per favorita.

«Mi sembra la squadra più stabile. Gioca bene, vince e non perde più partite strane come in passato. L’importante è che non siano troppo euforici: la strada è lunga».

Sulla Juve e la centralità di Ronaldo:

«Quando hanno acquistato Ronaldo ero curioso di vedere come funzionava: ha funzionato benissimo. Qualche mese fa sono stato a Torino per una riunione, Agnelli mi ha fatto vedere il nuovo centro sportivo e c’era Ronaldo nello spogliatoio a petto nudo: poche volte ho visto un fisico del genere, mi ha dato l’impressione di essere allenato al 100% per continuare ancora alcuni anni ad alto livello».

A Rummenigge viene chiesto se andrebbe mai alla Juve. Risponde:

«La mia filosofia è che se hai giocato con l’Inter è impossibile andare alla Juve. Il cuore è uno solo».

 

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