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Il Sueddeutsche distrugge Pirlo: “Monotono e senza emozioni, dov’è mentre la Juve perde la sua identità?”

La sconfitta col Porto apre lo sport del giornale tedesco. Che attacca il tecnico: “Invincibile nell’ultimo decennio, la Juve sembra sempre più fragile”

Il Sueddeutsche distrugge Pirlo: “Monotono e senza emozioni, dov’è mentre la Juve perde la sua identità?”

“Pirlo è l’allenatore della Juve dall’estate, dovrebbe coniugare la bellezza del suo gioco con l’indistruttibilità obbligatoria a Torino. Il risultato, però, è una squadra che sembra aver perso la sua identità: il suo DNA vincente, la sua mentalità vincente, che in Italia viene ascritta solo alla Juve”.

Il Sueddeutsche Zeitung mette in apertura dello sport la Juventus sconfitta a Porto. Anzi ci sbatte Andrea Pirlo. Con un pezzo a commento della prestazione dei bianconeri che vira tutta su un dubbio: “E Pirlo dov’è? Che fa?

L’autorevole quotidiano tedesco si stupisce non tanto del risultato – ampiamente ribaltabile nella gara di ritorno – ma proprio dell’attitudine dell’allenatore.

“Andrea Pirlo guarda raramente il mondo con gioia. Nella sua precedente vita da calciatore, questo gli ha dato il fascino di una persona di talento, ma ora è l’allenatore della Juve. Questa immobilità è segno di perplessità?”

“Pirlo ha assistito senza emozione a bordo campo” alla sconfitta della Juve, “come spesso accade in questa stagione”. “Poi ha persino dovuto giustificare il motivo per cui la sua squadra ha costruito pazientemente il suo gioco da dietro. Proprio lui tra tutte le persone, l’ex costruttore di gioco, che ha regalato palle in una sequenza infinita e con pazienza angelica suoi compagni, ha detto “lo sviluppo del gioco da dietro ha dei vantaggi solo se lo fai bene“.

“Come non farlo bene, invece, lo ha dimostrato nel primo minuto di gioco Rodrigo Bentancur quando ha passato palla al portiere Szczęsny con un tocco troppo corto, mal dosato, sul quale si è fiondato l’attaccante Mehdi Taremi. Ma questa scena è solo il culmine di una monotonia calcistica che attraversa tutta la stagione“.

Il pezzo si chiude così:

“Invincibile nell’ultimo decennio, la Juventus sembra più fragile di quanto non sia stata da molto tempo”

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