Di tutto c’è bisogno tranne che di ulteriori polemiche. Gli equilibri nel club sono molto precari e il club deve proteggere sé e la squadra
Se c’è una decisione saggia presa ultimamente dal Napoli, è certamente il silenzio stampa. Per distacco. Francamente erano diventati imbarazzanti quei siparietti post-partita in cui incredibilmente l’azienda diventava il punching-ball di un proprio dipendente. E ci riferiamo ovviamente alle dichiarazioni di Gattuso che soprattutto a Sky, ma non solo, veniva e viene incensato in maniera a dir poco (a dir poco) sproporzionata rispetto ai risultati del suo Napoli. Giovedì sera, ascoltando i commentatori di Sky Sport, ahinoi compreso l’ottimo Del Piero, sembrava che il Napoli avesse vinto l’Europa League e non che fosse stato eliminato dal Granada nono in classifica nella Liga.
Già in passato, con Sarri, il Napoli subiva una situazione paradossale in cui il dipendente prendeva mediaticamente a ceffoni il datore di lavoro. Stavolta, per fortuna, De Laurentiis ha fermato il teatrino. E non solo per evitare di proseguire nella parte della vittima sacrificale mediatica. Ma soprattutto per tutelare la squadra e la sua azienda.
Al momento, il Napoli è un club i cui equilibri sono molto precari. È evidente che sia allenatore sia direttore sportivo sono a fine corsa, lasceranno al termine della stagione. Ora, però, lavorano per il Napoli. E l’obiettivo del club è raggiungere quel quarto che consentirebbe di continuare ad usufruire dei soldi assicurati dalla Champions. Il silenzio stampa serve a questo. A evitare polemiche inutili e dannose che potrebbero avere ripercussioni negative che in questo modo il Napoli non può permettersi.
Non succede proprio nulla se per tre mesi Gattuso non risponde alle domande dei giornalisti. Può così lavorare con maggiore serenità e magari a fine stagione anche giustamente rivendicare il raggiungimento dell’obiettivo. Per lui sarebbe un ottimo biglietto da visita per il futuro.
Quanto ai giornalisti, non c’è bisogno di ricordare che non abbiamo certo bisogno di dichiarazioni o conferenze per scovare notizie. Il Napoli ha il diritto di tutelare sé stesso. Come del resto fa Sky su tavoli che stanno a cuore il futuro dell’azienda, come quello della partita sui diritti tv.