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Garanzini: il contratto di Messi è oltre la decenza, ma lui non si è presentato al club con una pistola 

Su La Stampa. La trattativa fu aperta per l’amarezza di Messi per la cessione di Neymar al Psg. E Bartomeu, che aveva già il Camp Nou in subbuglio, pronto ad esplodere, “calò le brache”

Garanzini: il contratto di Messi è oltre la decenza, ma lui non si è presentato al club con una pistola 
foto Hermann

Ieri El Mundo ha sbattuto in copertina le cifre milionarie del contratto di Messi. Cifre che stridono con la crisi del club, che infatti ha già annunciato che farà causa al giornale. Oggi sul tema torna Gigi Garanzini, su La Stampa. Scrive:

“Il titolo di copertina, già querelato da club e giocatore, è per l’appunto «Messi rovina il Barça». Messa, anzi Messi, così ha un senso nella sua brutalità: se un solo giocatore, per marziano che sia, da quattro anni e fino al prossimo giugno guadagna 74.900 euro al giorno, e stavolta si parla di netto, siamo oltre ogni limite di decenza. E di demenza. Siamo alla rana di Esopo, che si gonfia, si gonfia e un bel giorno esplode, non solo in Catalogna. Però. Però non risulta, nemmeno al Mundo, che nell’estate del ’17 Messi si sia presentato in sede con la pistola“.

Messi era amareggiato per la cessione di Neymar al Psg e, con lo stadio già in subbuglio per il brasiliano e pronto ad esplodere in caso di addio dell’argentino,

“Bartomeu calò le brache”.

Ieri Messi è rientrato col Bilbao, dopo la squalifica. Ha segnato il suo gol numero 649 con la maglia del Barcellona. Garanzini conclude:

“La leggenda per ora continua. E chi se ne frega, avrebbe urlato il Camp Nou, se non proprio a buon mercato”.

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