L’allenatore dell’Arsenal riflette sull’odio a mezzo social: “Non è qualcosa che si fermerà domani, lo sappiamo, vogliamo fare qualcosa per il medio-lungo termine”
Mikel Arteta, allenatore dell’Arsenal, ha commentato le minacce ricevute dall’arbitro Mike Dean parlando della sua esperienza personale.
È un argomento che preferisco non trattare, siamo tutti esposti agli abusi online in questa industria. Mi farebbe molto più male se ad essere minacciata fosse la mia famiglia, ed è capitato. Il club è stato informato e ha provato a fare qualcosa a questo proposito. Non è qualcosa che si fermerà domani, lo sappiamo, vogliamo fare qualcosa per il medio-lungo termine. Ormai fa parte di questo lavoro, non sono l’unico ad aver sofferto per questo tipo di situazioni.
Quando si vince è tutto bello, sei incredibile, il migliore. Quando perdi è l’opposto, non è piacevole. Se arriva un attacco personale diretto a me posso accettarlo, ma quando viene coinvolta la mia famiglia è un’altra storia. Il club è molto premuroso, facciamo tutto ciò che dobbiamo in questi casi, ma cos’altro possiamo fare per il futuro? Abbiamo bisogno di proteggere le persone.
Ciò che è accaduto pochi giorni fa a Mike Dean è completamente inaccettabile. Dovremmo supportarlo, come tutti gli arbitri: il loro ruolo è tremendamente difficile al momento. Allo stesso tempo, stanno provando a fare del loro meglio, ma tutti possiamo commettere degli errori.