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In Premier pensano di squalificare i giocatori che non rispettano le regole anti-Covid

Dopo i casi i giocatori “beccati” a festeggiare il Natale senza protezioni, al calcio è chiesto un salto di qualità: le trasgressioni vanno considerate come “comportamenti impropri”

In Premier pensano di squalificare i giocatori che non rispettano le regole anti-Covid

Le feste di Natale come un fallaccio da dietro, o come un’offesa all’arbitro. Le regole anti-Covid potrebbero entrare a far parte del regolamento del calcio inglese: è come se in Italia Osimhen – un nome a caso – venisse squalificato dal Giudice sportivo dopo essere stato beccato a festeggiare il suo compleanno senza mascherina.

Agli organi di governo del calcio inglese – scrive il Telegraph – è stato detto di iniziare a squalificare i giocatori per aver infranto le restrizioni imposte dal governo, dopo che sette stelle della Premier League sono state sorprese a organizzare party di Natale “illegali”.

In Inghilterra, tra l’altro, la situazione epidemica è gravissima: il sistema sanitario è al collasso. Al termine di una settimana in cui tre partite della Premier League (e ancora di più in English Football League) sono state rinviate a causa di focolai di Covid-19, David Bernstein, l’ex presidente della Federcalcio, e il parlamentare Steve Brine hanno chiesto un’azione più dura per i trasgressori. Al calcio è chiesto un salto di livello: farsi protagonista della lotta al Covid, con una forte presa di posizione.

Le foto delle feste natalizie dei calciatori veicolano un messaggio sbagliato in un momento drammatico.  La FA, la Premier League e l’EFL non hanno ancora preso una posizione, ma al The Telegraph è stato riferito che non vorrebbero che fosse il calcio ad avviare una simile repressione. Nessuno ha regolamenti specifici in base ai quali i giocatori possono essere puniti per aver infranto le restrizioni, a differenza del gioco d’azzardo o dei reati di razzismo. Le regole della FA coprono comportamenti ritenuti “impropri” o che “portano discredito al gioco”, ma finora non le ha ancora utilizzate per trasgressioni legate al Covid.

Al contrario, per esempio, la Rugby Football Union ha imposto squalifiche per infrazioni simili, incluso l’ex capitano dell’Inghilterra Chris Robshaw. Le squadre di calcio sono state lasciate libere di sanzionare i propri giocatori, ma Luka Milivojevic ha capitanato il Crystal Palace sabato nonostante Roy Hodgson lo avesse pubblicamente rimproverato per aver partecipato a una festa con l’attaccante del Fulham Aleksandar Mitrovic. E così Sergio Reguilon è stato portato in panchina dopo che lui e i compagni del del Tottenham Erik Lamela e Giovani Lo Celso si erano fatti beccare assieme a una festa di Natale. Così come Benjamin Mendy del Manchester City, dopo aver ammesso di aver organizzato una cena di Capodanno.

Bernstein ha chiesto la sospensione dei giocatori che violano le regole, dicendo che il comportamento dei giocatori rafforza la sua opinione che la stagione dovrebbe essere interrotta.

“Torniamo alla domanda: chi comanda, chi prende le decisioni cruciali? La Premier League, l’EFL e i club sono tutti lì per giocare a calcio e, chiaramente, vogliono che le partite continuino. Ma dove sono in gioco questioni di interesse nazionale, direi che l’organo di governo – o, come credo, un regolatore indipendente – dovrebbe assumere una visione più ampia per ottenere un risultato equilibrato”.

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