Il Telegraph: “Perché le squadre si ostinano a costruire da dietro se rischiano di subire gol?”

Da alcuni è considerato un crimine contro il calcio. Per il quotidiano, i vantaggi sono superiori agli svantaggi. Ma attenzione al pressing

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La tendenza moderna a costruire da dietro si sta diffondendo ad ogni latitudine e in ogni squadra. Anche quelle che un tempo avrebbero preferito puntare sulla fisicità e sulla compattezza, oggi preferiscono giocare la palla con portieri e difensori e arrivare in porta attraverso un possesso ragionato. Il Telegraph si è chiesto perché questo nuovo modo di intendere il calcio abbia avuto così tanta fortuna. Il titolo va dritto al cuore della questione: “Perché le squadre adottano la costruzione da dietro quando spesso gli errori conducono direttamente a subire gol”?

Ecco l’incipit dell’articolo:

Quando le squadre costruiscono da dietro e commettono errori che portano a subire gol, per alcuni viene commesso un crimine contro il calcio.

Perché un portiere dovrebbe passare di lato quando potrebbe liberare la sua difesa dal pericolo con un bel rilancio? Con il senno di poi la soluzione sembra ovvia: calcia la palla lontano e la tua squadra non subirà gol. Quindi, perché così tanti allenatori non dicono ai loro giocatori di fare così? Perché le squadre persistono con la costruzione da dietro?

La prima risposta è quella più naturale: il possesso del pallone dà maggiori garanzie rispetto al ricorso frequente al lancio lungo che espone all’incertezza di un duello aereo. Anche qualora si riuscisse a mantenere il possesso, ci sarebbe la difficoltà di sviluppare il gioco in una zona di campo che magari non è stata efficacemente presidiata. D’altro canto il pericolo consiste nel far alzare molto il baricentro degli avversari in fase di pressing che può arrivare anche dentro la propria area di rigore. Squadre come il Liverpool di Klopp, che attuano un gegenpressing estremo, sono molto temibili in questa situazione di gioco.

“Quando la palla è in aria, è metà e metà”, ha spiegato Pep Guardiola nel 2019 mentre allenava il pub team Kitchener FC per un video promozionale. “Quando la palla è ai tuoi piedi, la palla è tua.”

Per sviluppare al meglio il gioco da dietro, scrive il Telegraph, servono giocatori che condividano una certa conoscenza tattica: chi riceve sotto pressione deve essere in grado di passare il pallone pensando il meno possibile. Inoltre, tanti giocatori offensivi sono fisicamente leggeri e quindi avrebbero molta difficoltà a vincere un duello aereo.

Bielsa è stato etichettato come ingenuo per essersi rifiutato di adattarsi eppure il Leeds ha 21 punti in più dello Sheffield che ha trascorso la stagione creando assolutamente nulla, spedendo palloni ad un obiettivo che perde il possesso. Il Southampton ha impressionato in questo inizio di stagione con un sistema ibrido, che invita l’avversario al pressing e che non rinuncia a passaggi diretti negli spazi che si creano. La chiave è trovare i giocatori liberi e questo è uno dei motivi per cui il City e il Liverpool hanno speso milioni su milioni per portieri bravi con i piedi, che possano scavalcare una pressione molto alta con delle precise palle lunghe.

Non c’è un modo giusto di giocare a calcio, conclude il Telegraph, ma c’è una ragione se molte delle migliori squadre utilizzano tutte questa filosofia, impostando dal proprio portiere: i benefici sono molto più dei rischi.

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