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Inter-Napoli 1-0, pagelle / Si può mandare a cagare l’arbitro senza conseguenze?

Stavolta c’è da dire bravo a Gattuso. Fino alle dichiarazioni post partita: in quale mentalità rientra addossare a Massa la responsabilità del rosso per aver ricevuto un vaffanculo?

Inter-Napoli 1-0, pagelle / Si può mandare a cagare l’arbitro senza conseguenze?

OSPINA. Alla fine, Ilaria, il calice amarissimo di stasera ce lo fanno bere i portieri. Sono loro a decidere tutto: Handanovic miracoleggia, Ospina ahinoi rigoreggia. E abbiamo detto tutto – 6

Handanovic tra l’altro miracoleggia più volte, mentre al nostro ne basta una. Anzi, uno. L’Inter fa un solo tiro in porta. E quando arriva lui che fa? Entra come un animale su Darmian e provoca rigore. Complimenti – 4,5

DI LORENZO. Dalle sue parti, avanti, c’è l’Alta Velocità messicana a pieno regime (El Tav) e questo fa bene anche a lui. Il ragazzo osa di più e al novantesimo gli capita la fatale pelota per pareggiare. Potremmo discutere all’infinito sul mancato assist a El Comò solo soletto. Ma noi dobbiamo commentare il reale: Di Lorenzo tira e Handanovic para. Punto – 6

Partita applicata e attenta, finalmente, con soltanto piccoli e trascurabili errori. Ottima l’intesa con Lozano – 6,5

MANOLAS. Anche stavolta San Kostas è il migliore dei due centrali lì dietro. Chiude e vigila senza sosta. Attraversa un grande momento di forma – 6,5

Mureggia per tutta la gara, fino a quel maledetto rigore. Gli si è letto in faccia il disappunto, a quel punto, visto il lavoro svolto fino a quel momento – 7

KOULIBALY. La realtà rovesciata di stasera, Ilaria, col Napoli che doveva vincere ma perde, è in un’immagine del 58’. Il Napule batte una punizione e nell’area interista Lukaku sventa di testa su Kappa due attaccante. Il mondo ribaltato appunto – 6

Se il greco compagno di reparto mureggia, lui stramureggia. E se Lukaku non è pervenuto, e addirittura interviene a placare la sua verve in attacco, il merito è tutto di Kalidou – 7,5

MARIO RUI. Marittiello galleggia tra le due cosiddette fasi ma senza acuti rilevanti, tranne un recupero su Lautaro al 65’ – 6

Aiuta Insigne ad accentrarsi e così dà una grossa mano in fase offensiva. Forse è la mossa tattica più azzeccata tra quelle messe in atto da Gattuso stasera (e corre tantissimo) – 6,5

GHOULAM dall’84’. Dieci minuti in cui il piede dei cross sembra scaldarsi come un tempo – 6

Senza voto

DEMME. La partita è prigioniera di palleggi e tatticismi e il calabro-teutonico interpreta bene il ruolo di gregario, soprattutto contenendo. Per la serie: primo non prenderle – 6

L’annullamento di Lukaku inizia dalla mediana. Demme gioca facile, che a volte è l’unica cosa da fare – 6,5 

ELMAS dall’84’. Senza voto

Senza voto

BAKAYOKO. Idem come Demme. Questo centro di pura garra contribuisce a rendere innocui Lukaku e Lautaro – 6

Stesso discorso fatto per Demme, che vedo che ti trova d’accordo – 6,5

FABIAN RUIZ dal 73’. Avrebbe tempo per un’intuizione, un lampo. Invece nulla – 5

La partita era già troppo nervosa, ha provato a lanciare davanti Lozano e anche Di Lorenzo – 6

LOZANO. El Tav è mostruoso e riesce sempre inventarsi qualcosa: con la velocità, il dribbling, i cross. Per fermarlo, i nerazzurri devono ricorrere a calcioni e spintoni – 7,5

Si conferma in uno stato di grazia. Fa un paio di malattie che sono l’unica cosa da ricordare di questa disgraziatissima serata in cui persino San Gennaro ci ha lasciati senza miracolo. Smista palle in mezzo all’infinito, la sensazione è che avrebbe continuato, se la partita fosse andata avanti ad oltranza. E questo è anche l’unico neo: a volte, il più delle volte, è troppo altruista – 7,5

ZIELINSKI. La prima vera occasione da gol è di San Piotr. Ovviamente una cagliosa, di poco fuori, al 33’. Con due mediani lì in mezzo, tocca sovente a lui fare il play, oltre che la subpunta. Vanta un tunnel e l’assist per quel tacco di Insigne – 7

Stile e classe a palla, se solo fosse più concreto e anche più cattivo sarebbe perfetto. Ma la sua innocenza ti si piazza davanti solo a guardarlo negli occhi azzurri che ha – 6,5

POLITANO dal 73’. Il nerazzurro gli offusca la vista e vorrebbe consumare la classica vendetta dell’ex. E ci va vicinissimo, se non fosse per il solito Handanovic. Avrebbe potuto prendere meglio la mira, ma era destino comunque stasera – 6,5

Il piglio è quello giusto, il tiro un po’ meno. E, come spesso accade, è centrale. C’è un muro da valicare e lui crede di sfidare le leggi della fisica e di penetrarlo al centro. Come se stessero aspettando solo lui per aprirsi come burro. Ovvio che Handanovic c’è e ci mette il suo – 6,5

INSIGNE. Il ruolo di Capitano accentua la sua vocazione a fare il ualluzziello contro le ingiustizie (e già domenica scorsa era andato in aiuto di Marittiello nella rissa con Ramirez). Così in tre minuti passa dal tacco quasi gol al Vaffa-day contro Massa. Che sia debole di testa non è la prima volta che lo scriviamo, Ilaria. E questo è un limite. Resta poi da sviluppare la questione enorme posta da Mister Veleno: “Si può mandare a cagare l’arbitro senza conseguenze?” – 5

Sulla prestazione in campo potremmo scrivere un poema di bellezza, basta citare solo il miracolo di Handanovic sul suo tacco strepitoso. Ma tu poni una questione e io intendo svilupparla: no, non si può. E sinceramente, Fabrizio, da un capitano non mi aspetto certo che in uno scontro scudetto mandi a cagare l’arbitro – 6

MERTENS. Pensavamo al peggio, viste le lacrime. Invece è una distorsione. Forza Ciro il Vecchio – senza voto

Senza voto

PETAGNA dal 16’. El Comò copre e ripiega e bene o male fa vedere e sentire la sua presenza. L’ultima occasione da gol è la sua. Stavolta non c’è Handanovic ma il palo – 6,5

Entra bene in partita e lotta fino alla fine. E colpisce il palo, quel maledetto palo – 6,5

GATTUSO. Il sangue di San Gennaro non si scioglie e il suo omonimo al veleno perde una partita vinta. Persino in dieci il Napule non molla e mette sotto l’Inter. Riassumendo, nell’ordine potevano segnare: Zielinski, Insigne, Politano, Di Lorenzo e Petagna. Cinque nitidissime palle gol nella notte di Milano, cinque possibili episodi decisivi in una partita bloccata, di attesa reciproca. Stasera c’è da dire bravo a Gattuso – 7

Per lui vale un po’ il discorso fatto per Insigne. Per quanto riguarda il campo, ha preparato la partita alla grandissima, ha stravinto, dominato, almeno stando al gioco. Ha dimostrato di averla preparata con tutti i crismi, ma veramente tutti. E poi? La squadra perde per un episodio e tanto nervosismo, per quell’incapacità di essere lucidi e maturi, cosa che ti aspetteresti da uno squadrone così, e lui va davanti ai microfoni a giustificare il suo capitano che ha mandato a cagare l’arbitro. Ma, esattamente, quale crescita emotiva e psicologica si aspetta addossando all’arbitro la colpa di aver estratto il rosso perché il suo capitano lo manda a cagare? Se la tua squadra si prende, si impaccotta e si butta da sola nella spazzatura dopo che tu hai studiato una partita così e hai comandato in campo anche con un uomo in meno dovresti semplicemente presentarti davanti alle telecamere e all’arbitro con lo scalpo dello sfanculatore cosparso di cenere. A quell’arbitro avresti dovuto stringere la mano. Tutto questo fa parte della mentalità, quella che lui pretende e che ancora una volta è venuta meno nelle cuciture. Il mio voto è per la partita sul campo – 8

ARBITRO MASSA. Mi rifaccio ancora a Mister Veleno: “Si può rovinare così una partita importante?” – 3

E’ la massima autorità in campo, durante una partita. Se lo mandi a fare in culo quello ti può dare solo il rosso. Non fa una piega. Per il resto gli mancano diversi cartellini gialli sparsi un po’ ovunque, in particolare agli interisti – 4,5

 

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