Solskjaer: quella maglia ha intimidito tanti giocatori in passato. Ma non lui. E’ trascinante, ed è un esempio per tutti. Proprio come Ibrahimovic
Ha davvero convinto tutti quando è stato pescato a correre per i fatti suoi al parco, per recuperare la forma migliore, e vestire la mitica maglia numero 7 del Manchester United come degno erede della dinastia, da Best, a Cantona e Ronaldo. Ma è un altro il nome che a Manchester fanno in questo momento come termine di paragone per Edinson Cavani: Ibrahimovic.
Ha ormai conquistato tutti: tifosi, allenatore, e spogliatoio. E’ diventato decisivo, a più livelli.
L’Indipendent scrive che al suo arrivo allo United pochi mesi fa, l’aspettativa tra i funzionari era di aver preso un attaccante con una comprovata esperienza ai massimi livelli che avrebbe contribuito a dare l’esempio ai suoi nuovi compagni di squadra dentro e fuori dal campo. Bingo.
Cavani è stato ingaggiato per essere un leader nello spogliatoio, per ispirare e guidare il talento offensivo che lo circonda e per trasformare la squadra come fece Zlatan Ibrahimovic quattro anni fa, e come lo stesso Ibra sta facendo ora al Milan.
I parallelismi con Ibrahimovic sono evidenti: hanno entrambi fatto lo stesso viaggio come free agent dal Paris Saint-Germain all’Old Trafford, tra l’altro.
Cavani s’è preso il Natale. Ha fatto il salto di qualità a Goodison Park, trascinando lo United contro l’Everton in semifinale di EFL Cup. Poi, a Santo Stefano contro il Leicester City è stato decisivo con le sue giocate entrando dalla panchina.
Solskjaer ha parlato in termini entusiastici del suo nuovo acquisto alla fine del match, rivelando anche proprio Cavani aveva chiesto di indossare la maglia numero 7: “quella di Best, Cantona, Beckham e Cristiano Ronaldo, che ha intimidito tanti giocatori in passato. Ma non Cavani”.
“Quando pensi alla storia della sua carriera e all’esperienza che ha avuto, alla sua personalità, non c’era dubbio che potesse gestire la maglia numero sette”, ha Solskjaer.
“È molto meticoloso e professionale, in tutte le sue abitudini e tutto ciò che lo riguarda, mostra perché ha avuto la carriera che ha. Anche all’età che ha adesso, è uno dei giocatori più in forma che abbiamo”.