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El Pais: Depressione Barcellona, così si prepara alla vita dopo Messi

Il Barca è nono in classifica: anche quando vincevano i tifosi si chiedevano come sarebbe stata la vita senza Messi. Ecco, così

Pochissime squadre percepiscono la sconfitta come il Barcellona. Anche quando vincevano i tifosi si chiedevano come sarebbe stata la vita senza Messi. Si preparavano alla depressione, pronti ad affrontare un periodo di declino, privi di leadership. Nessuno aveva intuito, però, la possibilità di crollare con Messi ancora capitano.

El Pais dipinge la crisi del Barcellona, (non) trascinato dal Messi più depresso della storia: sconfitta a Cadice sabato, ormai la squadra di Koeman è nona nella Liga. E l’argentino è il fantasma di se stesso: solo nel match col Cadice ha perso palla 29 volte. E dopo che lo stesso presidente del Cda Carles Tusquets ha detto che forse avrebbero fatto meglio a venderlo in estate, niente è più facile e redditizio che incolpare Messi.

“A volte sembra che la vittoria sia celebrata come un bene comune e la sconfitta venga assegnata solo a Messi. Ma anche se l’argentino condiziona il calcio, non spiega i mali del Barça”, scrive El Pais.

Il quotidiano spagnolo descrive i tentativi del tecnico di cominciare a prepararsi al post-Messi:

“ha impiantato il doppio perno d’attacco senza anestesia in una squadra la cui cultura calcistica era basata sul centrocampista e sul 4-3-3. La formula non funziona”.

Secondo El Pais “accumulare attaccanti non è il rimedio, ma è necessario fare squadra, una sfida difficile perché la rosa è atomizzata, convivono clan diversi e le gerarchie sono segnate e rispettate da Koeman”. “Il Barça sembra intenzionato a immolarsi“, deprimendosi ancora prima di perdere Messi per davvero.

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