Pessimo inizio per Pirlo. L’approccio alle partite è sbagliato, supponente e presuntuoso. La Juve a cui siamo abituati avrebbe aggredito la Fiorentina
“Il combinato disposto tra la sentenza sulla sfida con il Napoli e la successiva sconfitta con la Fiorentina rischia di diventare il colpo di grazia, davvero precoce, sulle ambizioni di scudetto dei bianconeri”.
Lo scrive il Corriere dello Sport, commentando l’ultima sconfitta della Juventus in campionato. La partenza di Pirlo è pessima, la peggiore dell’ultimo decennio dopo quella, terribile, del 2015-16. La Juve ha 24 punti, 11 in meno di quanti ne aveva Sarri dopo 13 partite, “senza peraltro che la Juve fosse convincente”. E sono 14 in meno rispetto all’ultimo anno di Allegri. La squadra è apparsa soprattutto in difficoltà con le piccole.
“Sono risultati figli anche di un approccio alle partite sbagliato, supponente e presuntuoso da parte dei bianconeri. Una cosa che raramente si vedeva in passato, almeno non con questa frequenza. È un problema di testa e la Juve, in questo periodo, non l’ha usata troppo bene.”
Non si vede più la mentalità dominante che ha sempre caratterizzato la squadra. Ne è un indizio il modo in cui la Juve ha reagito al verdetto del Coni su Juventus-Napoli.
“Altro indizio: la vera Juve, scottata dalla notizia del ribaltone della sentenza sulla sfida con il Napoli a poche ore dalla partita con la Fiorentina, sarebbe scesa in campo, ‘mangiando’ l’erba dello Stadium, aggredendo il match con motivazioni aggiuntive e furia agonistica all’assalto dei tre punti, per rispondere immediatamente. E invece il primo quarto d’ora con i viola è stato l’esatto contrario, da galleria degli orrori, con la ciliegina del rosso a Cuadrado. Serve qualcuno che alzi la voce e faccia tremare le pareti dello spogliatoio, se serve. Pirlo, o altri, lo hanno fatto?”.