Il club si sente forte del precedente Morata dopo Benevento-Juve. Insigne si è scusato subito con Massa, si spera nella clemenza dell’arbitro nel referto
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La sentenza del giudice sportivo sul “vai a cagare” di Insigne a Massa è attesa per oggi. Le giornate di squalifica dovrebbero essere due, ma dipenderà tutto da cosa avrà scritto l’arbitro nel suo referto. A favore di Insigne e del Napoli ci sono due fattori, scrive il Corriere dello Sport.
“Non ha esasperato la reazione e dunque aggravato la sua posizione dopo l’espulsione; ha presentato le scuse a Massa negli spogliatoi, subito dopo la fine della partita”.
Una speranza che si riduca tutto ad una sola giornata esiste. Qualora non dovesse essere così, però, il Napoli ricorrerà in appello, forte del precedente di Morata. Lo juventino, al termine di Benevento-Juventus del 28 novembre, si rivolse all’arbitro Pasqua con “un’espressione irriguardosa” e beccò due giornate di squalifica poi ridotte ad una in appello.
Il caso Morata è però un po’ diverso. Innanzitutto l’attaccante bianconero non condì le sue parole con parolacce. Si limitò a dire all’arbitro: “Quello era un rigore imbarazzante”. E poi c’è l’aggravante che Insigne è capitano della squadra.