Tavecchio: “Il calcio sarà aiutato dal governo, ma come giustifica gli stipendi milionari?”

A TMW Radio: "In Serie A ci sono realtà che hanno buchi di bilancio per centinaia di milioni. Tutto è cambiato, non possiamo più pensare di avere i nababbi" 

Tavecchio

L’ex presidente Figc Carlo Tavecchio è intervenuto a Stadio Aperto, su TMW Radio.

“La Nations League è stata una mia scommessa vinta nella Uefa, un contraltare alla Fifa e al discorso delle Nazionali. Fare marcia indietro per loro sarebbe stato un problema, anche sotto l’aspetto economico. Le manifestazioni non hanno solo un valore sportivo, e l’Uefa avrebbe subito una perdita consistente di diritti tv o altre sponsorizzazioni. Potevano, ma non l’hanno cancellata: questi sono i motivi”.

Sulle misure di sostegno ai dilettanti:

“Ho letto il decreto che ha stanziato 50 milioni per le A.S.D. Se si conta che sono 80mila, vedrete che vengono fuori 600 euro per ciascuna: con quei soldi non si pagano neanche le bollette della luce mantenute anche quando c’era la sosta. Alla fine è un cane che si morde la coda, e a furia di rinvii c’è da capire se si arriverà a giugno. La storia economica, in questo momento, sopravanza quella sportiva”.

I problemi dei dilettanti non incidono sulla Serie A?

“La riflessione va iniziata dalla Serie A, dove ci sono realtà che hanno buchi di bilancio per centinaia di milioni, e questa cosa non la si risolve se non tramite massicci aumenti di capitale da parte dei singoli soggetti. Essendo il calcio tra le cinque aziende che procurano Pil, dovrà essere un intervento statale ad aiutarle. Ma vorrei capire a quel punto come si giustificano gli stipendi milionari…“.

I calciatori dovrebbero fare un passo indietro?

“Tutto è cambiato, c’è una revisione totale e non possiamo più pensare di avere i nababbi. Se il costo del personale è 90% dei bilanci, dove si vuole andare? Anche in Serie B andrà studiato qualcosa. Della Lega Pro non ne parliamo proprio, sarà un pianto”.

Champions ed Europa League come stanno rispondendo al momento, ci sarà un ridimensionamento?

“Ormai l’unica risorsa per tutti sono i diritti tv… Sicuramente saranno ridimensionati, ci sarà una ridistribuzione razionale con competenza dei vari step che andavano fatti. Guardiamo il mercato dei calciatori: è asfittico, chi spende milioni per non avere più riscontri economici?”.

 

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