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La svolta antidoping USA: chi bara rischierà fino a 10 anni di carcere

Vicina all’approvazione una legge che trasformerà il doping in reato penale. L’USADA: “una giornata monumentale nella lotta per lo sport pulito”

La svolta antidoping USA: chi bara rischierà fino a 10 anni di carcere

La prossima volta che un atleta e il suo entourage pensano al doping potrebbero ritrovarsi in una prigione degli Stati Uniti. Lo scenario, raccontato dalla CNN, è molto più che una lontana ipotesi: all’inizio di questa settimana il Senato USA ha approvato un disegno di legge – chiamato Rodchenkov Anti-Doping Act (RADA), dal nome dell’informatore che ha svelato lo scandalo del doping di Stato in Russia – che imporrebbe sanzioni penali alle persone coinvolte nel doping nelle principali competizioni sportive internazionali che coinvolgono atleti e sponsor statunitensi.

Approvato senza opposizione al Senato lunedì e ora richiede solo l’approvazione presidenziale prima di diventare legge. Toccherà a Trump mettere la firma, o dopo il 20 gennaio al neo Presidente Biden.

Le sanzioni previste dalla proposta di legge includono la reclusione fino a 10 anni, e multe di 250.000 dollari per gli individui, e di 1 milione per le società.

“Come ha scoperto la FIFA nel 2015, quando il sistema giudiziario statunitense decide di perseguire un caso, le conseguenze possono essere enormi”, scrive la CNN.

“Sfortunatamente, con gli attuali meccanismi far rispettare le regole anti-doping è molto difficile, non ci sono vere leve – ha detto Jim Walden, l’avvocato del dottor Rodchenkov che ha collaborato alla stesura della RADA – Non c’è niente che scoraggia la condotta criminale più della minaccia di essere incarcerati. I colpevoli verranno arrestati ed estradati negli Stati Uniti. E penso che questo deterrente avrà un impatto immediato e positivo sul contenimento delle frodi contro il doping in tutto il mondo”.

Travis Tygart, CEO della US Anti-Doping Agency (USADA), ha accolto con favore l’approvazione del disegno di legge al Senato: “è una giornata monumentale nella lotta per lo sport pulito”, ha detto.

Una legge che ovviamente fa paura all’estero. Il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov ha detto che “in generale, siamo estremamente critici nei confronti di qualsiasi tentativo da parte degli Stati Uniti d’America di estendere la propria giurisdizione ad altri paesi. Questo tipo di pratica transfrontaliera non ci sta bene, non siamo d’accordo e, ovviamente, questo non causa altro che preoccupazione”.

Lo scorso dicembre, l’Agenzia mondiale antidoping (la WADA) ha deciso all’unanimità di bandire la Russia dalle principali competizioni sportive internazionali – comprese le Olimpiadi e i Mondiali di calcio – per quattro anni a causa delle conclamate pratiche di doping di Stato.

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