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I tifosi del Napoli e la mistificazione della realtà

POSTA NAPOLISTA / Chiunque si oppone alla disinformazione a senso unico, viene travolto da insulti. In città vige il pensiero unico su Gattuso

I tifosi del Napoli e la mistificazione della realtà
(Hermann / KontroLab)
Sono bastati un paio di articoli pubblicati su Il Napolista dopo la partita persa col Sassuolo (articoli nei quali, tra l’altro, venivano riportate cose vere e scontate come, ad esempio, il fatto che la squadra di Gattuso, avendo in organico due fenomenali contropiedisti come Osimhen e Lozano, si esprime decisamente meglio quando gioca di rimessa mentre, al contrario, va in difficoltà quando gli avversari privano gli stessi della profondità, e come le contingenze economiche venutesi a creare con la pandemia in corso, scongiurando le cessioni da più parti paventate dei vari Koulibaly, Fabian Ruiz, Lozano, etc, hanno di fatto evitato/rallentato un processo di ridimensionamento tecnico) affinché tantissimi “odiatori seriali” prendessero d’assalto i canali social della suddetta testata on-line, ricoprendo gli autori di insulti e offese di ogni specie e accusando gli stessi di fare disinformazione e di mistificare la realtà a proprio uso e consumo.
Tuttavia, dando uno sguardo a quanto accade in giro per la Rete (e non solo), si nota che:
– presunti esperti di calciomercato (che però, sistematicamente, non “azzeccano” un acquisto manco per sbaglio…) in questi giorni ci stanno narrando, minuto per minuto, la trattativa per il rinnovo di Gattuso, con una tale dovizia di particolari e caricandola di tantissima attesa e suspense, manco fosse quella famosa tra il Napoli e Barcellona per portare Maradona in azzurro…
– si leggono svariati articoli, commenti, dichiarazioni, interviste e retroscena sull’attuale allenatore del Napoli, descritto di volta in volta come “il vero fuoriclasse del Napoli”, “il valore aggiunto”, “l’artefice del miracolo Napoli”, etc, manco fosse un concentrato tra i vari Sacchi, Capello, Lippi, Trapattoni, Ferguson, Guardiola, Klopp, Parreira, etc, eppure finora, in circa undici mesi, di gare veramente entusiasmanti del Napoli di Gattuso si ricordano soltanto quella di quest’anno contro l’Atalanta, i primi 25/30 minuti della partita di Genova con la Sampdoria dello scorso anno e pochi altri spezzoni come i primi 20 minuti con il Lecce, il secondo tempo col il Genoa…
– in tanti narrano di un Gattuso che lo scorso anno ha trasformato/salvato il Napoli che, con la precedente gestione tecnica, stava rischiando di retrocedere in Serie B, dimenticando, però, che lo spettro della B il Napoli lo ha visto proprio con Gattuso e non con Ancelotti che lasciò la squadra al settimo posto e a otto punti dalla quarta mentre nelle prime cinque gare con Gattuso in panchina il Napoli ne perse quattro scivolando fino al 12/13imo posto…
ci raccontano di un Gattuso che avrebbe rigenerato Koulibaly secondo alcuni “distrutto” dalla gestione precedente, omettendo di dire però che lo stesso difensore franco-senegalese, durante il primo anno della gestione Ancelotti era stato inserito, per la prima e finora unica volta nella sua carriera, tra i candidati al Pallone d’Oro nonché nella Top-11 della Champions League 2018/19 e che il secondo disastroso anno, disastroso, Koulibaly in campionato è stato alle dipendenze di Ancelotti per 15 partite, contro le 23 di Gattuso, eppure nelle seconde i tanto proclamati miglioramenti della miracolosa “cura Gattuso” non si sono affatto notati. Evidentemente la pessima annata di Koulibaly (sia con Ancelotti che con Gattuso) trova giustificazione nell’aver disputato, nell’estate 2019, la Coppa d’Africa (per la cronaca il suo Senegal arrivò fino alla finale) e, probabilmente, l’aver giocato per circa un mese, d’estate, in Africa (per poi iniziare subito la nuova stagione…) ha fatto sì che tornasse al Napoli in una condizione di stanchezza sia fisica che mentale e il fatto stesso che abbia giocato malissimo con entrambi gli allenatori, dovrebbe indurre a pensare che gli stessi non c’entrano assolutamente nulla col suo rendimento insufficiente, tant’è che, come visto, sia con Ancelotti nel 2018/19 che con Gattuso quest’anno, ha avuto/sta avendo un rendimento elevatissimo…
– raccontano di un Napoli che due stagioni orsono, è stato eliminato in Europa League da quello che, a loro dire, è stato il “peggior Arsenal degli ultimi 20 anni” (per la cronaca quell’anno i Gunners arrivarono al quinto posto in Premier e in finale di Europa League, mentre l’anno precedente erano arrivati sesti in campionato e in semifinale di Europa League e in quello successivo ottavi in Premier e ai sedicesimi di Europa League!), salvo poi minimizzare/giustificare l’eliminazione dello scorso anno agli ottavi di Champions perdendo contro un Barcellona che, per la prima volta dalla stagione 2007/08, non ha messo in bacheca nemmeno un titolo e che, nel turno successivo, ha perso 8-2 coi futuri campioni del Bayern Monaco (subendo la seconda sconfitta più pesante della sua storia, dopo lo 0-8 subito nel lontanissimo 1944 ad opera del Siviglia!)…
…e poi sarebbero quelli de Il Napolista che fanno disinformazione e/o mistificazione dei fatti, pur di portare acqua al proprio mulino?
Si fa altresì notare che lo scorso anno, tra campionato e Champions, il Napoli perse quattro partite su ventuno e l’allenatore fu cacciato tra la soddisfazione generale di stampa e tifosi; quest’anno, tra campionato ed Europa League, gli azzurri ne hanno già perse due su sette (entrambe in casa e di cui una contro l’AZ Alkmaar arrivato a Napoli con mezza squadra falcidiata dal Sars-CoV-2 e un’altra contro un Sassuolo privo di Berardi, Djuricic e Caputo, ossia i suoi tre uomini gol più rappresentativi) e a Napoli, gli stessi che un anno fa invocavano a gran voce l’esonero di Ancelotti e spingevano affinché la società assecondasse questo loro desiderio, adesso invocano il rinnovo del tecnico, e parlano/scrivono di allenatore da blindare, di clausole da abolire, di premi, di nuovo contratto da firmare quanto prima, etc.
AAA COERENZA CERCASI!
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