Damascelli: show must go on, come all’Heysel e l’11 settembre. L’Italia obbedisce

Sul Giornale commenta la scelta dell'Italia di far giocare l'Under 20 al posto dell'Under 21. "Uefa e Fifa proseguono sulla loro cinica strada”

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Sul Giornale Tony Damascelli commenta la scelta dell’Italia di schierare, oggi, contro la repubblica d’Irlanda, la Nazionale Under 20 al posto di quella Under 21, decimata dai contagi per Covid (sono 7).

Il Club Italia utilizza il ruotino di scorta, crea un precedente in Europa, ottiene l’ok dall’Uefa, aggrega 4 titolari della squadra maggiore per fare da badanti agli sbarbati e obbedisce all’impegno delle qualificazioni all’europeo di categoria contro i ragazzi di Dublino. Il calcio azzurro fa quello che alcuni club si sono rifiutati di fare, manda in campo le seconde linee, i più giovani, non hanno esperienza, non hanno uguale preparazione dei “maggiorenni” ma lo sport va onorato, si dice così, prescindendo dalla data di nascita. La nazionale non fugge, non cerca alibi, non sfrutta clausole e post scriptum, gioca e basta”.

Il mondo del calcio, scrive, applica rigorosamente le regole.

Lo show deve continuare, si ricordano illustri e tragici precedenti, dall’Heysel al turno delle coppe la sera dell’11 settembre, Uefa e Fifa proseguono sulla loro cinica strada, l’Italia si mette in coda“.

 

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