Dal Pino racconta il suo Covid «È una sintesi di tutte le nostre paure e l’isolamento le amplifica»
Il presidente della Lega Serie A, appena guarito, al Corsera: «Quando ho avuto l’esito del tampone, avevo 38 di febbre, la polmonite e avevo contagiato mio figlio»

il presidente della Lega Serie A Dal Pino
Il presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino, ha ribadito al Corriere della Sera la disastrosa situazione in cui si ritrova il mondo del calcio a seguito della pandemia, ricordando che si rischia in disastro se non arriveranno degli aiuti da parte dello Stato.
«La demagogia, il populismo e la superficialità di giudizi vanno messi da parte. Il calcio ha un linguaggio universale, perciò chiedo al Governo che si possa ragionare di sistema: lavoriamo insieme, non contro».
Il presidente parla di Covid ben sapendo di cosa si tratta dal momento che lui e la sua famiglia ne sono appena usciti
«Il virus è difficile e imprevedibile da fronteggiare. Rappresenta una sintesi delle nostre paure a livello inconscio: la solitudine e l’isolamento, poi, amplificano i sintomi»
Un’esperienza davvero difficile, che lascia il segno
«Il primo giorno, dopo l’esito del tampone. Avevo 38 di febbre, la polmonite e mi avevano comunicato che già avevo contagiato mio figlio, il maggiore. In quel momento ho avuto la percezione che avrei trasmesso il virus anche a mia moglie e all’altro figlio, situazione poi avvenuta: alla fine abbiamo vissuto da da “famiglia covid friendly”».