L’allenatore lo conosce e ha caratteristiche diverse dagli altri centrocampisti in rosa che lo rendono adatto per un reparto a due
Tiemoué Bakayoko potrebbe diventare il rinforzo last minute del mercato “estivo” per il Napoli. Un centrocampista diverso da tutti quelli già presenti in rosa, e che per questo potrebbe rivelarsi fondamentale. Il Chelsea ha deciso per scelta tecnica di non volerci puntare e così l’ha proposto, dopo il rientro dal prestito al Monaco, nei contesti che il francese conosce meglio: il Milan, dove ha giocato nella stagione 2018/19, e il Napoli, guidato da chi lo ha allenato in rossonero, Gennaro Gattuso.
Il tecnico ha chiesto espressamente un centrocampista che sapesse garantire equilibrio, molto più di un esterno offensivo, cioè i due ruoli dove manca un elemento per la doppia opzione in ogni posizione di campo. La prima idea era stata Vecino, per il quale però è mancata l’intesa con l’Inter sulla cifra a cui fissare il diritto di riscatto. Oltre al fatto che il giocatore al momento non è integro e dovrebbe tornare disponibile tra quasi due mesi, col concreto rischio che il ritardo di condizione ne possa condizionare anche le settimane successive.
L’obiettivo che l’allenatore vuole perseguire dal punto di vista tattico è avere l’opportunità di schierare il centrocampo a due e quello a tre, in base al tipo di partita da affrontare o di atteggiamento da adottare nel corso della stessa. I giocatori attualmente rosa se da un lato garantiscono il giusto apporto qualitativo, dall’altro mancano di fisicità. Un problema che il Napoli si porta dietro da tempo e che un’occasione di mercato come Bakayoko potrebbe risolvere. Infatti non è un caso che il francese e Vecino siano rispettivamente più alti di Allan di 14 e 12 centimetri.
La necessità di questo innesto ha convinto addirittura la società a valutare concretamente un acquisto con la formula del prestito secco: un tipo di operazione che il Napoli evita quasi sistematicamente. Gli ultimi arrivi a titolo temporaneo senza previsione di riscatto risalgono al 2015, Gabriel dal Milan e Chalobah dal Chelsea (e nessuno dei due è rimasto).
Gattuso, dunque, potrebbe ritrovare Bakayoko. I due hanno avuto un rapporto che ha vissuto tanti momenti diversi: dalle grandi aspettative alle liti durante le gare, per poi arrivare ad una riconciliazione che forse li ha uniti ancor di più. Ed ecco che il tecnico è pronto a puntarci di nuovo, anche perché il centrocampista è reduce da un’ottima stagione al Monaco. Le statistiche confermano le sensazioni positive: ha fatto registrare quasi 4 dribbling e intercetti ogni 90 minuti, con addirittura 7.5 duelli difensivi vinti. Interessanti anche i 2.6 falli subiti di media a partita (sugli 11.2 di squadra).
Numeri insomma che spiegano perché il Napoli potrebbe aver bisogno di un giocatore così. Bakayoko riesce a combinare prestanza fisica e agilità che gli permettono sia di saltare l’uomo con una certa frequenza sia di poter ricevere facilmente davanti alla difesa anche sotto pressione. Il lavoro che svolge è fondamentale nella connessione tra i vari reparti. In virtù di queste caratteristiche, si comprende come possa risultare funzionale come riferimento centrale nel centrocampo a tre con due mezzali di qualità accanto, così come in un reparto a due. Senz’altro il francese ha beneficiato moltissimo degli insegnamenti di Gattuso che a Milanello in tante occasioni si è fermato a spiegargli movimenti e posture per elevarne l’efficacia delle giocate. E ora entrambi potrebbero vivere insieme una nuova fase di crescita della propria carriera.