I tamponi da soli non bastano e poi ci sono comportamenti sbagliati in campo: gli abbracci, i faccia a faccia “contagianti”, come quello del San Paolo fra Masiello e Osimhen
La situazione che si è venuta a creare in casa Genoa con 14 positivi tra squadra e staff ha messo in crisi tutti. Cominciano persino a nascere dubbi sul protocollo utilizzato in tutti questi mesi per il calcio, come ha spiegato anche il professor Basetti definendo questo caso come la Waterloo dei tamponi e spiegando che da soli non bastano per la sicurezza.
Repubblica scrive oggi infatti che emergono le falle del sistema,
acuite dai comportamenti in campo, gli abbracci, i faccia a faccia “contagianti”, come quello del San Paolo fra Masiello e Osimhen.
Il calcio intanto ha deciso di proseguire e non vede il campionato a rischio per questo episodio.
Da parte sua la Figc respinge ogni addebito. Annuncia di aver verificato il rispetto del protocollo da parte del Genoa, difende le misure adottate. Zeppilli, il presidente della Commisione medica federale, ribadisce: «Il protocollo ha dimostrato la sua efficacia, le squadre prevedono controlli ancora più stringenti rispetto alle disposizioni».