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Il Fatto: caso Suarez, qualcuno vuole indebolire pubblicamente Cantone e screditarlo

Il magistrato ha sulla scrivania altri dossier importanti. C’è il processo per corruzione a Luca Palamara e la mole di intercettazioni effettuate dal Gico della Gdf di Roma che potrebbero riservare più di una sorpresa

Il Fatto: caso Suarez, qualcuno vuole indebolire pubblicamente Cantone e screditarlo

Sul Fatto Quotidiano, Antonio Massari avanza un dubbio: e se qualcuno stesse utilizzando la vicenda dell’esame Suarez, della cui indagine è titolare Raffaele Cantone, per screditare il magistrato e indebolirlo?

Cantone ha annunciato alle agenzie di stampa la sospensione dell’inchiesta per eccesso di fughe di notizie. Si è dichiarato indignato. Ma, scrive il Fatto, poiché l’obbligo di riservatezza in questo momento investe gli unici due attori sulla scena dell’inchiesta, ovvero la Procura e la Guardia di Finanza, le notizie che trapelano possono partire solo da questi due attori.

Perché Cantone parla pubblicamente di spifferi? Si chiede il quotidiano.

A chi si riferisce? E perché lo fa pubblicamente? Se ritiene che le soffiate provengano dalla sua stessa procura, potrebbe convocare i colleghi “indiziati” e risolvere la questione. Non avrebbe alcun bisogno di inviare messaggi all’esterno. Anzi. Se sospettasse dei finanzieri che lavorano con lui a Perugia, idem”.

Il fatto che abbia scelto di farlo pubblicamente, è un segno

“che, proprio all’esterno del suo ufficio, intendeva lanciare il suo messaggio. E quindi che proprio lì fuori ha individuato l’origine delle soffiate. Si tratta di soffiate pesanti. E non perché stiano danneggiando l’indagine. Danneggiano piuttosto l’immagine di Cantone e la credibilità della sua leadership in Procura. Dove peraltro s’è insediato neanche 90 giorni fa”.

Lo prova la lettura dei giornali di ieri, continua il quotidiano. Sulla stampa c’erano ancora virgolettati attribuiti a Cantone.

la vera notizia è che qualcuno ha ignorato l’aut aut di Cantone. Proprio nel giorno in cui ha minacciato la sospensione delle indagini, qualcuno ha passato delle briciole di informativa ai giornalisti (che correttamente le hanno pubblicate)”.

Quella relativa all’esame di Suarez è la prima indagine seria di Cantone da quando si è insediato a Perugia. Il magistrato ha una lunga esperienza

“sa bene, quindi, cosa sia la riservatezza delle indagini. Le ha dovute proteggere da attacchi ben più seri di quelli dei cronisti. Eppure mai aveva minacciato la sospensione delle indagini. Se l’ha fatto, deve esserci un motivo serio”.

Quella sull’esame di Suarez non è l’unica indagine sulla scrivania di Cantone.

“Basti pensare al futuro processo – e alle altre indagini in corso – per corruzione a Luca Palamara. Aggiungiamo che ha ottenuto la trascrizione della mole di intercettazioni effettuate dal Gico della Gdf di Roma (anche e soprattutto attraverso il trojan che registrava Palamara) che potrebbero riservare più di una sorpresa. A proposito: nel maggio 2019, quando a Perugia esplode il caso Palamara, avviene più di una fuga di notizie, ma nessuno si ribella. Quando Cantone minaccia addirittura la sospensione delle indagini, per tutta risposta, qualcuno fa nuovamente filtrare notizie riservate. Se Cantone avesse voluto mettersi in mostra, sarebbe stato sufficiente far circolare audio e video dell’esame di Suarez, che avrebbe fatto il giro del mondo. Ma non è avvenuto. Forse la domanda giusta non è chi comanda a Perugia. Il punto è un altro: qualcuno, in possesso di notizie riservate, fuori dalla Procura, vuole indebolirlo pubblicamente. Chissà perché“.

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