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Gramellini: i calciatori si assumano responsabilità pari ai loro privilegi (come faceva Maradona)

Sul Corsera: anche il tifoso più adorante fa fatica a digerire da un calciatore questi atteggiamenti superficiali. Diego si metteva in clausura volontaria

Gramellini: i calciatori si assumano responsabilità pari ai loro privilegi (come faceva Maradona)
Massimo Gramellini dedica il suo commento di oggi sul Corriere della Sera ala calcio e al caso Genoa. La situazione è oramai talmente sfuggita di mano che con i calciatori positivi si potrebbe mettere su un’intera formazione con tanto di panchina lunga e allenatore.Quale potrebbe essere la soluzione per evitare tutto questo? Forse, si domanda Gramellini i calciatori dovrebbero cominciare ad assumersi responsabilità pari al loro livello di potere. Perché è chiaro che loro sono dei privilegiati rispetto ai propri coetanei ed allora sarebbe anche il momento che comincino a dare il buon esempio perché è chiaro che se continuano a pretendere di svolgere una vita normale e uscire, questi sono i rischi a cui si va incontro in questo momento.

 Non serve essere Spiderman per riconoscere che Potere e Responsabilità dovrebbero sempre crescere di pari passo, pena l’implosione della società che su quei valori si fonda. E anche il tifoso più adorante fa fatica a digerire da un calciatore gli stessi atteggiamenti superficiali — come partecipare a una festa al chiuso senza mascherina — che suscitano polemiche feroci quando invece provengono da un politico o da un imprenditore.

Nei miei anni da giornalista sportivo ho visto abbastanza di tutto, ma in quel tutto ho visto anche il più trasgressivo (e formidabile) fuoriclasse di sempre, con un sistema immunitario indebolito dai bagordi, mettersi in clausura volontaria alla vigilia di una partita importante per non rischiare di prendersi l’influenza e di attaccarla ai compagni. Si chiamava Diego Armando Maradona.

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