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L’ex ciclista Robert Millar ora è la giornalista Philippa York: «Sono felice, il ciclismo non è gentile»

Era un ottimo scalatore. Segue il Tour de France: «Già a 5 anni sapevo di essere diverso. Mi sono pure sposato. Non devo nascondere chi sono»

L’ex ciclista Robert Millar ora è la giornalista Philippa York: «Sono felice, il ciclismo non è gentile»

Gli appassionati di ciclismo lo ricorderanno. Lo scozzese Robert Millar, ottimo scalatore, vinse anche la maglia di miglior scalatore al Tour de France del 1984. Nel 1985, alla Vuelta, una santa alleanza spagnola – che comprese anche gli organizzatori – gli impedì di vincere. Fu secondo al Giro d’Italia del 1987.

È passato tanto tempo. Millar ha cambiato tante cose. Anche sesso. Oggi è una donna, si chiama Philippa York. E come  giornalista segue il Tour de France. Scrive per cyclingnews, che La Vanguardia definisce la più completa e prestigiosa pubblicazione on line di ciclismo. Come giornalista, ha cominciato quando era ancora Robert Millar. Alla faccia di tutti gli stereotipi sul ciclismo come sport da maschi.

Come Millar, dava anche consigli ai ciclisti, diceva la sua. Adesso, come Philippa York, l’approccio è diverso.

Racconta La Vanguardia che poco prima del Tour 2017, Millar spiegò per la prima volta il suo cambiamento di sesso. Era scomparso e riapparve come donna. «Rendo pubblica la mia immagine, poiché viviamo in un’età più tollerante, libera dall’ignoranza», disse allora.

In un’intervista disse: «Già a cinque anni sapevo di essere diverso», da quando entrò a scuola elementare, ed era più attratto a giocare con il gruppo delle ragazze ma non gli era consentito. Da adolescente comprava di nascosto vestiti e scarpe da donna finché i suoi genitori non lo scoprirono. «È una fase», gli dissero. Si sposò per avere una vita normale, finche non è finita. Aveva già deciso che avrebbe affrontato il suo cambiamento dopo il ritiro. Prima, però, ha attraversato un calvario di depressioni e terapie.

Dal 2000 in poi, il cambiamento. Ora, scrive La Vanguardia, è felice.

Philippa York non nega Robert Millar, ma ritiene che l’opzione migliore sia «lasciare la mia vita da Robert in un cassetto e spiegare che ora sono un altro». York segue il Tour accompagnato da un altro giornalista britannico, l’irlandese David Walsh, che scrive per il Sunday Times. Walsh ha recentemente pubblicato una lunga intervista in cui parla con York. «Sono una persona molto diversa da Robert, il ciclismo professionistico non è un posto gentile. Ero competitivo come qualsiasi della mia generazione, avevo quell’ego essenziale per avere successo». E racconta la sua esperienza: «se non spiego la mia storia, qualcuno lo farà per me. Ed è quello che mi è successo per la maggior parte della mia vita. Non devo nascondere chi sono. Posso anche spiegare la mia storia e, se la gente impara qualcosa, va bene».

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