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Altro che squalifica, la rissa in tribuna senza mascherina costa a Leistner una denuncia

Il difensore dell’Amburgo salito sugli spalti per picchiare un tifoso avversario è accusato di lesioni personali e violazione del distanziamento sociale

Altro che squalifica, la rissa in tribuna senza mascherina costa a Leistner una denuncia

Di questi tempi se sali sugli spalti e aggredisci un tifoso che ti sta urlando di tutto non te la sfanghi con una semplice squalifica. Perché ci sono le implicazioni accessorie: il pubblico in tribuna è una rarità, ancora un esperimento, e la violazione del distanziamento sociale si paga. Insomma fare una rissa senza la mascherina è davvero troppo.

Per cui Toni Leistner, il difensore dell’Amburgo che al termine della gara di coppa contro la Dinamo Dresda aveva interrotto (e poi ripreso come nulla fosse) le interviste a bordo campo per andare a picchiare un tifoso che stava offendendo la sua famiglia, ora è stato denunciato per lesioni personali e violazione della regola del distanziamento sociale e dell’utilizzo della mascherina.

Secondo le informazioni dell ‘”Hamburger Abendblatt” riportare anche dalla Faz, probabilmente le accuse verranno ritirate in un secondo momento. Ma intanto il comitato di controllo della Federcalcio tedesca sta ancora indagando sul giocatore.

Al momento Leistner non è autorizzato a partecipare all’allenamento con la squadra perché ha violato la “bolla” entrando in contatto (e che contatto) con i tifosi. Un primo tampone è risultato negativo.

Almeno non dovrebbe essere punito dal suo club. Che non – afferma il direttore sportivo Jonas Boldt a Sky Sport News – non vuole “imporre multe populiste”. Piuttosto pensano di “agire in modo più ponderato”, valutando l’integrazione di Leistner in progetti sociali.

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