Damascelli: da Guardiola a Sarri, è la fine degli ismi, di chi pensa di aver inventato il calcio

Sul Giornale: “è la fine dell’allenatore prima dei calciatori, della tattica prima della tecnica. È tornato il calcio affascinante, giocato dagli uomini e non dai tablet”

Guardiola Sarri la fine degli ismi

Tony Damascelli dice la sua, sul Giornale, sul calcio che sta offrendo la Champions. E punta soprattutto sulle disgrazie degli allenatori fin qui ritenuti in voga.

In pochi giorni ci siamo giocati il sarrismo, il cholismo, il guardiolismo. Fine delle leggende con tutti gli ismi compresi, fine dell’allenatore prima dei calciatori, fine della tattica prima della tecnica, fine di tutto quel repertorio che riempie la bocca di ripartenze, intensità e di salari fuori dall’ordinario.

È il tempo delle riflessioni, il caso più evidente riguarda Guardiola che da otto anni, nonostante abbia frequentato soltanto ristoranti pluristellati e aver bruciato carte di credito non sue, non è riuscito ancora a ripetere i numeri catalani.

E conclude:

Il calcio è un gioco semplice reso complicato da chi pensa di averlo inventato dalla panchina o dai giornali. Questo agosto ci ha restituito il pallone, imprevedibile e dunque affascinante, giocato dagli uomini e non dai tablet o dai computer. Ma prevedo, a settembre, la remontada degli sconfitti, con la stessa faccia e lo stesso conto corrente. E gli stessi cortigiani.

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