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Bertolucci: «Io, quello basso all’ombra di Panatta. Quante volte l’ho coperto con le donne»

Intervista al Corriere della sera. «Abbiamo litigato un sacco di volte, dentro e fuori dal campo. Io non l’ho voluto a Sky? È lui che chiede troppi soldi»

Bertolucci: «Io, quello basso all’ombra di Panatta. Quante volte l’ho coperto con le donne»

Il Corriere della Sera ha intervistato Paolo Bertolucci. Un’intervista in cui parla più di Panatta che di sé. È praticamente tutta su Panatta. Racconta che al suo matrimonio gli regalò un cavallo («Lo fece solo per farmi spendere soldi»).

«Lo salva che è una persona buona e con uno così non puoi restare arrabbiato. Ma abbiamo litigato un sacco di volte, dentro e fuori dal campo. Non saremmo potuti essere più diversi: lui di famiglia socialista, io liberale, lui giocava a sinistra, io a destra, lui non si dà mai pace, io sono un tipo tranquillo…».

Le spiace aver fatto una carriera alla sua ombra?

«Una volta alla Royal Albert Hall di Londra nel presentarci dissero che lui era one of the most handsom men in Europe, uno degli uomini più affascinanti d’Europa, e io ero the shorter, quello più basso. Ma nella coppia ero il regista che creava e preparava il piatto, lui il bel ragazzo che dava il colpo del ciuffo».

Lui dice che per vendicarsi gli ha messo il veto a Sky Sport, dove lei commenta il grande tennis.
«E io dico che lui chiede troppi soldi!».

Ha dovuto coprirlo spesso con le donne?
«Lasciamo stare…».

Me ne dica almeno una!

«Eravamo in Spagna e durante una partita mi fa: “La vedi quella donna in tribuna? Stasera esce con me”. E io: “Vabbè adesso però cerchiamo di vincere”. La sera, come da manuale, la signora, sposata e con tre-quattro figlioli, lo raggiunse in albergo. Poiché dormivamo in camera insieme, dovetti cedergli la stanza e andai in quella accanto, comunicante. A un certo punto sentii bussare alla porta, era il marito: “Donde està mi mujer”? Ma che ne so, risposi. Adriano aveva sentito tutto e quando andò via fece entrare la moglie da me: bussò da lui e non c’era già più».

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