I due “dissidenti” hanno spiegato su Twitter che pur non inginocchiandosi condividono la lotta al razzismo degli altri piloti, capeggiati da Lewis Hamilton
Il primo Gran Premio della stagione 2020 è partito con i piloti di Formula 1 inginocchiati sulla griglia di partenza, in Austria. Guidati dal campione del mondo Lewis Hamilton, tutti indossavano la maglia celebrativa dedicata al movimento Black Lives Matter, contro il razzismo. Tutti tranne due: Leclerc e Verstappen.
Il pilota della Ferrari aveva preannunciato su Twitter la mancata adesione al gesto di protesta.
“Credo che ciò che conta siano fatti e comportamenti nella nostra vita quotidiana piuttosto che gesti formali che potrebbero essere considerati controversi in alcuni paesi. Non mi metterò in ginocchio, ma questo non significa affatto che sono meno impegnato di altri nella lotta contro il razzismo”.
Più o meno sulla stessa linea Max Vestappen, che sempre su Twitter ha scritto:
“Penso che tutti abbiano il diritto di esprimersi quando e come vogliono. Non mi inginocchio, ma rispetto e sostengo le scelte personali di ciascun pilota”.