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I gemelli Bryan verso l’addio, il doppio perfetto sconfitto dal coronavirus

Sul New York Times il canto del cigno dei fratelli star di una specialità ormai nicchia del tennis: volevano un ultimo tour nel 2020. Ma poi è arrivata la pandemia

I gemelli Bryan verso l’addio, il doppio perfetto sconfitto dal coronavirus

Sedici titoli del Grande slam dopo, a 42 anni suonati, il coronavirus sta distruggendo un lieto fine. I gemelli Bob e Mike Bryan sono il raddoppio di un unicum: gli unici doppisti che sono usciti dall’ombra di una nicchia del tennis per “impallinati”, per diventare personaggi popolari. I più forti, uguali, star.

Sono l’uno il riflesso dell’altro, sono gemelli identici. Mike, ad esempio, è destrorso, mentre Bob è mancino, Sono i compagni di squadra ideali.

I Bryan – il plurale è un brand – avevano immaginato una chiusura di carriera con un ultimo tour mondiale nel 2020. Raccogli un po’ di soldi in premi, ti giochi Melbourne, Parigi e Wimbledon, e poi il gran finale a casa, a New York, agli US Open dove hanno vinto per cinque volte.

Non accadrà, non quest’anno. Anzi: il tennis – scrive il New York Times – rischia di perdere i Bryan così, senza sfilata d’onore.

Il 2020 – causa pandemia – è diventato una specie di canto del cigno. Stanno ragionando sul futuro: finirla così o rimandare il tour d’addio nel nel 2021. Per ora non sanno nemmeno se vogliono giocare negli Stati Uniti a settembre. “Vivere in ​​una bolla in un hotel d’aeroporto nel Queens? Giocare in uno stadio vuoto senza tifo? Qual e il punto?”, scrive il NYT.

Si sono iscritti al World Team Tennis, una competizione di esibizioni brevi al The Greenbrier, un resort della Virginia Occidentale che ha creato una mini-bolla in cui i giocatori vivranno e giocheranno con circa 500 tifosi.

La prima parte di quest’anno ha mostrato alcune crepe: hanno perso al terzo turno degli Australian Open, quindi hanno vinto un torneo a Delray Beach, in Florida, il loro 119esimo titolo insieme. Poi hanno vinto la partita del doppio in Coppa Davis contro l’Uzbekistan, ad Honolulu. Sono  andati a Indian Wells, in California, per quello che è noto come il quinto Grand Slam, per fare un ultimo giro in uno dei loro tornei preferiti. È qui che il tennis si è fermato bruscamente.

Il loro principale partner di gioco – racconta il NYT – è diventato la Slinger Bag, una macchina a sfera portatile creata da una società con cui i fratelli hanno firmato un contratto come sponsor lo scorso anno.

Se si presentano agli US Open non sarà per i soldi. Hanno vinto 16 titoli Grande Slam insieme, e Mike ha ne ha vinti altri due con Jack Sock. I fratelli Bryan sono un marchio rarissimo, che paga in termini di sponsorizzazioni. Davanti ora c’è la fine senza festa, o un altro anno di resistenza. “Tutto dipende da come i nostri corpi reggono”, ha detto Mike. “A 42 anni, sta tutto lì”.

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