Stavolta il presidente del Brescia farà tirare un sospiro a chi si è stufato degli eccessi di SuperMario. Il calcio ha bisogno di qualche lezione. Chissà che questa, gestita dal meno probabile dei censori, non serva

Sul Giornale, Riccardo Signori commenta la scelta del presidente del Brescia, Cellino, che ha esercitato il diritto di recesso del contratto previsto in caso di aritmetica retrocessione in Serie B.
“Diciamolo pure: per una volta Massimo Cellino, presidente del Brescia, si è preso la parte della ragione arrivando al massimo (minuscolo) del tanto peggio tanto meglio: piuttosto che tenermi Balotelli, e regalargli uno spicciolo in più, meglio andare in serie B“.
Cellino, continua Signori, ha giocato di anticipo. Difficile che il Brescia si salvi.
“Il bello è che Cellino non aveva nemmeno voglia di ricominciare il campionato, accettando l’ipotesi di una retrocessione stabilita dalla momentanea classifica. Quindi la serie B potrebbe essere catalogata alla voce “desiderio”, più che alla voce “timore”. Ma questa impuntatura con Balotelli è il colpo di pennello di un artista delle mattane. Cellino fa e disfa nel suo club senza lasciar spazio alle convenzioni e, talvolta, al rispetto del lavoro altrui (leggi stampa), eppure stavolta farà tirare un sospiro a chi si è stufato degli eccessi dell’ex SuperMario (l’ultimo parla di un mal di schiena, regalo di un giro sulle montagne russe). Il calcio ha bisogno di qualche lezione. Chissà mai che questa, gestita dal meno probabile dei censori, non serva a giocatori che hanno il cuore solo sul portafoglio“.