Alza il muro e non si fa sorprendere, ma fino all’intervallo costruisce persino più dei bianconeri. Vince con merito e pazienza il suo primo trofeo, condannando Sarri. Sta nascendo un grande Napoli

Voti altissimi per Gennaro Gattuso questa mattina sui quotidiani. E’ suo il merito della vittoria del Napoli in Coppa Italia. Suo il merito di aver costruito una squadra a sua immagine e somiglianza.
Gazzetta, Repubblica e Corriere dello Sport gli mettono 7 in pagella. Il Corriere della Sera gli regala un 8 pieno. Il Mattino arriva addirittura al 9.
Per il Corriere della Sera (8) la Coppa Italia è sua.
“Un successo esserci arrivato alla finale e soprattutto aver tenuto testa alla Juventus per novanta minuti. La sua squadra adesso gli somiglia: sa soffrire, è pratica e combatte. È la sua Coppa“.
La Gazzetta (7) definisce il suo calcio “paradossale”.
“Tutti dietro la linea della palla, intensi e raccolti. Il calcio di Gattuso è paradossale, un catenaccio fondato su valori sacchiani e sulla palla a terra: niente lanci lunghi. Difesa a oltranza e tante occasioni. Apparenti contraddizioni, forti motivazioni”.
Repubblica gli dà 7,
“se la gioca a modo suo, alzando un bunker e poi ripartendo”.
Anche il Corriere dello Sport (7) elogia la sua capacità di organizzare la linea difensiva.
“Ringhio sa organizzare la fase difensiva su due linee come pochi allenatori. Alza il muro e non si fa sorprendere, ma alla resa dei conti e fino all’intervallo costruisce persino più dei bianconeri. Due pali, almeno un’altra occasione, pochi affanni, vince con merito e pazienza il suo primo trofeo, condannando Sarri. Sta nascendo un grande Napoli”.
Il Mattino lo valuta da 9.
“La tattica funziona bene nel primo tempo: il Napoli deve far giocare e lascia che la palla arriva sugli esterni bianconeri. Poi scatta la gabbia, con due o anche tre che vanno a chiudere e recuperano palla. Il Napoli prende lentamente possesso della gara, meriterebbe di vincerla prima dei rigori per organizzazione del gioco, idee e lucidità. Le occasioni sono tante, due pali e una superiorità che avanza col passare dei minuti. Il gioco di Sarri non riesce mai a imbavagliare realmente quello azzurro.Una tattica vincente e da vincente”.