Con Chiellini e Bonucci ha parlato allo spogliatoio. Il no di Ronaldo a giocare centravanti, davanti a tutta la squadra, non ha semplificato i rapporti con Sarri
Sulla Gazzetta dello Sport, il chiarimento interno allo spogliatoio della Juventus all’indomani della sconfitta in Coppa Italia. Ad avere un ruolo di rilievo sono stati i senatori, Giorgio Chiellini, Bonucci, Buffon.
Il portiere, soprattutto, teneva alla Coppa naufragata. Scrive la rosea:
“Il giorno dopo in aereo aveva una brutta faccia e poca voglia di socializzare. Con Chiellini e Bonucci è bastato uno sguardo per capirsi: ci sono momenti in cui c’è bisogno di una scossa”.
E continua:
“Prima si sono parlati tra loro, poi hanno deciso, d’accordo con l’allenatore, di confrontarsi con il resto della squadra. Più che di questioni tattiche si è parlato di atteggiamento: i capitani hanno spiegato al gruppo che niente è scontato e per vincere bisogna lottare”.
Il discorso che hanno fatto è più o meno questo, scrive il quotidiano sportivo:
«Il destino è nelle nostre mani, dobbiamo remare tutti dalla stessa parte e non possiamo permetterci di rilassarci. Ora ripartiamo alla grande in campionato».
La vittoria di Bologna è la conferma che il discorso ha sortito i suoi effetti. Sarri ha apprezzato la presa di posizione dei senatori. Soprattutto di Buffon.
“Gigi è stato il più deciso nei discorsi tra Napoli e Bologna e ha parlato faccia a faccia anche con Cristiano Ronaldo, che non è secondario per la Juve né in campo né fuori. Il rifiuto a giocare da numero 9, fatto davanti a tutta la squadra, non ha semplificato i rapporti con Sarri“.