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16 anni fa Collina puniva un fallo di CR7 con un rigore e cominciava la favola della Grecia

Il 12 giugno cominciavano gli Europei del 2004, giocati in Portogallo e vinti dalla nazionale ellenica. Cominciava l’ascesa di CR7 che poi perderà la finale

16 anni fa Collina puniva un fallo di CR7 con un rigore e cominciava la favola della Grecia

Couto, Maniche, Figo, Rui Costa, Pauleta. Deco e Cristiano Ronaldo inizialmente in panchina. Visti i nomi, è naturale immaginare l’euforia che ha accompagnato il popolo portoghese agli Europei del 2004, organizzati in quel paese e con la nazionale locale tra le possibili rivali della favorita Spagna. La gara inaugurale è contro la Grecia il 12 giugno, storicamente poco rilevante nel calcio: era, infatti, alla seconda partecipazione alla competizione, dopo quella del 1980. Viene designato Pierluigi Collina per dirigere la partita che lo vedrà protagonista, perché all’inizio della ripresa un disperato recupero difensivo di Cristiano Ronaldo a velocità supersoniche si tramuta in un fallo da rigore, che l’arbitro italiano sanziona con puntualità. La Grecia raddoppia dagli undici metri, CR7 segnerà nel recupero ma non basterà a salvare il Portogallo da una sorprendente sconfitta.

Saranno proprio i portoghesi, battendo la Spagna all’ultima gara del girone, a dare la qualificazione ai greci che si piazzano al secondo posto per aver segnato un maggior numero di reti. Il Portogallo eliminerà ai rigori l’Inghilterra ai quarti, con Ronaldo che segnerà nella serie finale mentre la Grecia fa fuori anche la Francia campione in carica grazie alla rete dell’eroe Charisteas. CR7 intanto si è preso la scena e una maglia da titolare, contro l’Olanda in semifinale parte titolare e apre le marcature: finirà 2-1. Il cuore della Grecia li manda in finale: sempre sotto la direzione di Collina, la rete di Dellas (ex Perugia) ai supplementari condanna la Repubblica Ceca. In finale, l’ultima vera favola nelle competizioni per nazionali trova il lieto fine: lo stacco di Charisteas è l’apoteosi ellenica, il 4 luglio diventa una festa nazionale anche per la Grecia.

Cristiano Ronaldo verrà inserito nella squadra ideale di quel torneo, ma è una magra consolazione. Dovrà attendere dodici anni prima di poter sollevare quella coppa, pur senza combattere al fianco dei suoi compagni. Un contrasto duro nel primo tempo gli provoca un dolore insopportabile. Tenta più volte di giocarci sopra, ma è costretto a chiedere il cambio: al 25’ esce in lacrime dal campo, sostituito dal suo idolo di gioventù Quaresma. Il Portogallo riuscirà a battere lo stesso la Francia ospitante ai tempi supplementari e aggiudicarsi il trofeo. Anche senza il contributo in finale del suo giocatore migliore.

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