Tarro: “Il Coronavirus è molto simile a quei virus che venivano considerati benigni”

Il virologo a Radio Punto Nuovo: "La mascherina in questa fase non serve, c'è uno studio che chiarisce che un asintomatico ha incontrato 400 persone senza contagiarne nessuna"

La Campania ha vinto lo scudetto della buona salute
Il virologo Giulio Tarro, a lungo sostenitore del fatto che con l’estate il coronavirus sarebbe scomparso a causa delle temperature, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo, sottolineando il suo punto di vista

“La curva epidemiologica è esponenzialmente in discesa. Abbiamo avuto un’impennata a Marzo, soprattutto in Lombardia, ma poi siamo arrivati agli sgoccioli. Per quanto mi riguarda, i raggi ultravioletti non danno tregua al virus, in mare o in montagna. Non lo avremo quest’estate. Ad ottobre avremo maggiori indicazioni, possiamo guardare con tranquillità ad un’eventuale ripresa”.

Mascherina?

“Serve per i contagiati ed operatori sanitari. Adesso non servono, fanno male alle persone anziane, ai bambini, agli sportivi. C’è un lavoro scientifico in cui l’autore ed i suoi collaboratori, hanno studiato un asintomatico ed il contatto con più di 400 persone che ha incontrato: nessun infetto. Il Coronavirus è molto simile a quei virus che venivano considerati benigni, c’è certamente una percentuale, al di sotto dell’1% di mortalità  – a parte la Lombardia che ha gestito malissimo la cosa – ma per un’influenza non è mai stato fatto tutto questo baccano. In Lombardia hanno dimezzato i posti letto della terapia intensiva, poi non sono stati neppure capaci nel mentre di gestire la situazione”.

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