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Repubblica: trasporti a Napoli, bus semivuoti, attese disciplinate, distanziamento e mascherine

Ottimo inizio per la Fase 2. I vigili urbani controllano le fermate e i punti nevralgici. E linee prima introvabili diventano frequenti

Repubblica: trasporti a Napoli, bus semivuoti, attese disciplinate, distanziamento e mascherine
Su Repubblica Napoli la ripresa del trasporto su gomma in città. Molti autobus, con maggiore frequenza su alcune linee prima introvabili e attese disciplinate alle fermate, bus semi vuoti.
“In un’ora e mezza transitano lungo via Giordano Bruno venticinque autobus (in entrambe le direzioni). Sono uno la copia dell’altro: da un minimo di tre a un massimo di sette persone a bordo, tutte con la mascherina, in prevalenza donne e anziani. Nessun bambino, verso la stazione molti extracomunitari. Si sale a bordo e regna il silenzio. Troppo lontani l’uno dall’altro per scambiare una parola”.
L’unico momento critico è rappresentato dall’arrivo alle fermate.
“I pochi passeggeri si ritrovano uno addosso all’altro davanti alla porta centrale per poter scendere. Troppo vicini. Ma si può usare solo una porta, le due laterali sono chiuse, prima si scende e poi si sale dall’unico accesso. I passeggeri sono inoltre avvertiti. Sui vetri sono stati affissi cartelli con gli avvisi a caratteri cubitali circa la capienza di ogni mezzo, che varia da diciotto a ventidue passeggeri. Un numero che però non viene raggiunto”.
Linee prima introvabili, come il 140 e il C16, adesso passano con frequenza. Tanto che c’è chi si sorprende:
«Verrebbe da chiedersi dov’erano gli autobus prima del Covid. Li tenevano nascosti in deposito? Non potrebbe essere sempre così? Ne guadagneremmo in aria pulita, meno stress e meno soldi spesi in benzina».
I vigili urbani presidiano i trasporti.
“Lavorano vigili urbani fuori servizio, gli straordinari sono stati pagati dall’Anm in seguito a un accordo con la Polizia municipale”.
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