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Il Fatto: “Per scavalcare Spadafora, la Lega Serie A ingaggia Guido Alpa l’avvocato amico di Conte”

È stata un’idea di Dal Pino per favorire la ripartenza della Serie A. Alpa fu accusato da Repubblica di aver favorito Conte al concorso per l’Università di Caserta. Conte smentì e adesso con Rep è scoppiata la pace

Il Fatto: “Per scavalcare Spadafora, la Lega Serie A ingaggia Guido Alpa l’avvocato amico di Conte”

Il Fatto quotidiano svela una trama della politica calcistica, di quel giro di pressioni e di interessi che sta cercando in ogni modo di far ripartire il campionato di Serie A.

Il Fatto definisce Matteo Renzi “il capo-ultrà”

per una volta in sintonia con gli ex compagni di partito dem, lì dove c’è posto anche per Matteo Salvini. Un blocco che ha emarginato il pentastellato Vincenzo Spadafora, oltranzista della prudenza, “ministro dello Sport e non del calcio”, come adora definirsi.

E il Fatto mette nero su bianco la notizia. E cioè che

la Lega di Serie A – perché, se non s’è detto, di campionato si tratta soltanto per la A e gli altri marciscano in cassa integrazione – ha ingaggiato l’avvocato Guido Alpa per scrivere un parere sull’unico contratto che fa palpitare Claudio Lotito&C.: quello con le televisioni a pagamento Sky e Dazn, che vale circa 230 milioni di euro per il pezzo finale di stagione. Già presidente del consiglio nazionale forense e docente di Diritto civile alla Sapienza, Alpa ha una lunga carriera costellata dai più svariati incarichi, ma nell’ultimo tratto viene spesso trascinato in beghe sportive per il suo rapporto col premier Conte.

Il Fatto ricorda che era già successo. Una consulenza ad Alpa venne chiesta da Malagò quando capì che Giorgetti voleva mettere le mani sulla cassa dello sport italiano.

Giovanni Malagò vedeva franare il suo impero, assediato dai barbari della Lega sotto la regia del sottosegretario Giancarlo Giorgetti, pensò di chiedere una consulenza al “maestro”del premier pur di trovare intercessione a Palazzo Chigi. Soldi sprecati, è bastato l’addio del governo gialloverde. La riforma è annacquata e l’influenza del Coni intatta, anche sul pallone.

Ora ci prova anche la Lega Serie A. Il Fatto ricorda la tensione con Sky e Dazn sull’ultima tranche di pagamento (che dovrebbe essere pagata lo stesso in caso di stop del governo), la ritrovata compattezza della Lega di fronte ai soldi.

Alpa – scrivono Lorenzo Vendemiale e Carlo Tecce – è un’invenzione del presidente Paolo Dal Pino, il manager chiamato a gestire gli isterismi e i veleni in Lega. Con questo colpo di tacco, all’insaputa di Alpa, intende scavalcare Spadafora e trattare direttamente col premier, con il famoso tavolo da convocare a Palazzo Chigi.

Qualche giorno fa, all’esordio della direzione Molinari, la Repubblica ha affidato allo stesso Guido Alpa il paginone della cultura con un pezzo su Arturo Carlo Jemolo definito maestro del diritto ecclesiastico. Un articolo che di fatto sembra riportare il sereno tra Alpa, Conte e il quotidiano la Repubblica che nel 2018 avanzò dubbi sul concorso vinto all’Università di Caserta dal presidente del Consiglio. Tra i commissari d’esame c’era Alpa definito da Repubblica socio di Conte. Il presidente del Consiglio smentì. E Alpa querelò Repubblica. Chissà, tra le varie interviste concesse al quotidiano e il paginone di cultura, forse si tratta di una ferita rimarginata.

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