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Fuksas: «Mai più case più piccole di 60 metri quadrati. Ripopoliamo le campagne»

L’architetto a Repubblica: «In Italia un Piano Casa manca da Fanfani. Gli Appennini sono pieni di paesi abbandonati. Torniamo alle biciclette»

Fuksas: «Mai più case più piccole di 60 metri quadrati. Ripopoliamo le campagne»

Repubblica affida a Francesco Merlo una conversazione con l’architetto Massimiliano Fuksas. Fuksas di che le case «possono diventare le nostre tombe», che non esiste un piano casa dai tempi di Fanfani.

Ci vuole una legge che vieti la costruzione di case più piccole di 60 metri quadri. Bisogna prevedere spazi per l’isolamento così come ora si prevedono i garage e le soffitte; e un intero piano comune per lo smart working, un po’ come negli Stati Uniti ci sono gli spazi per il fitness. E, ancora, ogni appartamento deve avere il suo kit di medicina con il saturimetro, l’attacco per l’ossigeno, il termometro, la bilancia, gli strumenti basici di protezione. Infine, il coronavirus ci apre gli occhi sull’uso dissennato dell’aria condizionata che diffonde qualunque malattia.

Racconta di essersi rifugiato nella campagna senese.

«Sono un privilegiato perché ho spazio e aria. Ma la campagna non può essere un lusso. Deve diventare un’alternativa per tutti. E dunque un posto in cui studiare e lavorare. Negli anni 70 i giovani scappavano dalle città funestate dal terrorismo, dalla crisi economica e dalla droga. Succederà di nuovo perché le nostre città che erano, per definizione, il luogo della libertà, si sono rivelate grandi carceri. Gli scienziati dicono che il virus in campagna è più debole non solo perché c’è meno contatto sociale, ma perché tira il vento, c’è meno metallo e meno plastica e, se sei vicino al mare, l’aria è carica di iodio (…). Gli Appennini sono pieni di paesi abbandonati. È l’occasione per rigenerarli. La fuga dalla città potrebbe dare linfa a bellissimi luoghi che sono l’identità d’Italia: San Benedetto da Norcia e gli ordini monastici, san Francesco d’Assisi, Dante, Giotto, Urbino, la pittura e poi la transumanza, la lana, la ricchezza dei Medici…: tutto viene da lì».

«Forse facciamo di necessita virtù se limitiamo le uscite e magari riprendiamo le biciclette e, quando davvero servono, le auto elettriche. Abbiamo calcolato che la gran parte degli spostamenti, anche quelli aerei, che sino a tre mesi fa tutti facevamo, erano completamente inutili».

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