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De Luca: «In Campania il picco a fine Aprile inizi Maggio»

«Abbiamo troppa gente ancora per strada, speriamo che arrivino i 300 militari in più, ma faccio un appello, ci avviciniamo a Pasqua perché non ci siano assembramenti per attività religiose»

De Luca: «In Campania il picco a fine Aprile inizi Maggio»
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca

Il presidente della Regione Campania De Luca in diretta Facebook ha aggiornato tutti su alcuni punti importanti riguardo all’emergenza coronavirus

«Abbiamo preparato un piano economico nel campo delle politiche sociali e di sostegno alle attività economiche professionali. Lo presenteremo domani mattina, avrà risorse finanziare per almeno 500 milioni di euro. Aiuteremo le fasce deboli, ci saranno interventi di aiuto dove ci sono insediamenti di immigrati come Castel Volturno, interventi a tutela delle donne e un programma di sostegno al turismo, alle aziende che hanno subito perdite pesanti, poi sostegno ai professionisti, un ampliamento di interventi per la casa e il sostegno ai fitti, contributi alloggiati, misure per il credito agevolato alle imprese a tasso zero. Insomma una manovra imponente rispetto alla quale cercheremo di evitare sovrapposizioni con altre istituzioni»

«L’epidemia sta rallentando al Nord, non rallentano i morti ma è positivo ci sia un incremento non esponenziale di contagiati. Crescono invece i contagi al Sud come era prevedibile. In Campania abbiamo registrato una presenza tra i contagiati tra i soggetti più giovani rispetto alla media nazionale, un dato dovuto anche all’ondata di rientri avuti dal Nord sue settimane fa»

«In questi giorni ci sono stati problemi in relazione a interpretazione alla possibilità di passeggiare coi bambini: abbiamo contrastato con forza questa ipotesi che poi è rientrata nelle dichiarazioni di Conte. L’abbiamo contrastata perché vogliamo valutare le conseguenze delle cose che si dicono. Se dici di poter passeggiare col bimbo sotto casa, chi controlla che invece non se ne va in giro? Chi controlla che in un quartiere non ci siano 500 genitori? Chi controlla che la distanza di un metro? La priorità è la vita delle persone»

«In Campania contiamo di avere il picco per fine aprile e inizio maggio, dunque l’inizio della curva discendente fino alla somma zero. Abbiamo registrato dei rilassamenti intollerabili. Ho dovuto chiedere l’invio di altre 300 unità delle forze armate per la Campania a sostegno delle forze di polizia nel controllo del territorio. In alcune zone c’è una disinvoltura che fa paura»

«Ieri ci sono stati 221 nuovi contagi, in totale 2677 le persone contagiate. Abbiamo raddoppiato i tamponi, siamo  quasi a 20mila, solo ieri 1833. Un invito a tutti: facciamo finta di non ascoltare questa valanga di frottole che ci cadono addosso, come il vaccino sperimentato sui topi in America. A Sant’Anastasia 53 contagi, ad Afragola e Casoria 24. Ho chiesto al prefetto di Napoli di mettere in piedi un intervento di particolare fermezza in questi Comuni. Non possiamo permetterci focolai. Nel complesso il dato campano si mantiene in linea con le previsioni dell’algoritmo. Siamo tranquilli, governiamo numeri che già conoscevamo una settimana fa».

«Per fortuna non sono cresciuti i ricoveri nelle terapie intensive sui 2677 contagiati. E’ molto probabile che il virus in questi 40 giorni abbia già perduto una parte della sua aggressività, ma sono solo ipotesi tutte da verificare. Questo è un elemento positivo da tener conto»

«Ripetono che dobbiamo fare i tampone a tutti. È una doppia idiozia: primo perché andrebbero comunque rifatti dopo 15 giorni. Secondo perché è impensabile farlo a 6 milioni di cittadini quanti n sono in Campania. Terzo, i tamponi non ci sono, è uno dei ritardi che noi registrano. Ho parlato con i dirigenti di una casa farmaceutica perché mancavano i reagenti per i tamponi, quindi va fatta anche pressione per queste cose. È una guerra continua ma ci stiamo mettendo a regime. Non diffondiamo frottole, non lo fa nessuno, è impossibile e soprattuto è inutile dobbiamo fare i tamponi come prescrive l’Oms ai sintomatici lievi o meno gravi altrimenti non abbiamo i tamponi e l’affidabilità scientifica. Vi pare che se ci fosse un’utilità non lo faremmo, ma non in Campania, nel mondo»

«Dei 400 ventilatori che avevamo chiesto ne abbiamo avuti 41, 36 dalla Protezione e 5 dalle donazioni. Per i caschi per l’ossigenazione ne abbiamo chiesto 5000 e non ne abbiamo neanche uno. Per le mascherine siamo tranquilli, ma ce la siamo visti da soli ordinando ad una fabbrica di Nola. Arrivano oggi per donazione 192 apparecchiature per la terapia sub intensiva e 6 ventilatori polmonari»

«Abbiamo lavorato per aziende in grado di produrre, abbiamo un prototipo che non riusciamo a mettere in produzione per carenza di flussometri, ci sono pezzi che devono misurare la quantità di ossigeno che non si trovano sul mercato e stiamo facendo una ricerca diretta per cercarli»

«Abbiamo ordinato 1 milione di kit rapidi dalla Cina tramite fornitori privati»

«Abbiamo troppa gente ancora per strada, speriamo che arrivino i 300 militari in più, ma faccio un appello, ci avviciniamo a Pasqua perché non ci siano assembramenti per attività religiose. Noi abbiamo avuto inquinamento del Vallo di Diano per due cerimonie religiose, vi prego di avere il massimo rispetto per le ordinanze: Seguiamo gli esempi del Cardinale Sepe e di Papa Francesco»

«Sono fiducioso. Credo che riusciremo a governare questa situazione se abbiamo l’aiuto di tutti e se evitiamo comportamenti irresponsabili. Possiamo immaginare tutti i programmi di ripresa economica, ma finché non avremo contenuto al minimo l’epidemia di crescita economica non ce ne sarà e noi non torneremo alla vita di prima finché non avremo la messa a punto di un vaccino che ci darà tranquillità vera. Fino ad allora dovremo convivere con il problema, senza angosce ma sapendo che il problema c’è. Capiterà a  tutti di avere sbalzi di umore, anche i nostri stati d’animo cambiano di ora in ora e abbiamo momenti di stanchezza, poi momenti di ripresa di fiducia e di ottimismo, dobbiamo sapere governare questa fase tormentata nell’interesse delle fasce più deboli»

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