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Carminati: «Rischio infortuni muscolari se si tornerà a giocare dopo tre settimane di allenamento»

Il preparatore atletico dello Zenit alla Gazzetta: «Il vantaggio è che si va verso l’estate: il caldo è più favorevole del freddo. Favorevole agli allenamenti a gruppi» 

Carminati: «Rischio infortuni muscolari se si tornerà a giocare dopo tre settimane di allenamento»

La Gazzetta dello Sport intervista Ivan Carminati, preparatore atletico dello Zenit San Pietroburgo. Parla dei problemi che il calcio si troverà di fronte quando si ritornerà a giocare.

«Il rischio di infortuni, soprattutto se per esigenze di tv si tornerà alle partite dopo tre settimane di allenamento. Mi sembra utile, quindi, l’idea dei cinque cambi a gara».

C’è soprattutto il pericolo di infortuni muscolari.

«Muscolari in primis. Il vantaggio è che si va verso l’estate: il caldo è più favorevole del freddo».

Carminati si dice favorevole agli allenamenti a gruppi.

«Perché aiutano a non caricare. Istintivamente i giocatori andrebbero subito a 100 all’ora, invece in gruppi da 5-6 ci si può allenare con gradualità».

Non è preoccupato dell’eventuale aumento di peso dei calciatori durante la quarantena.

«Io capisco che a casa si diventi molto amici del frigorifero, però la professionalità è aumentata. Nei casi più disperati direi massimo due chili. Quattro sarebbero un mezzo disastro».

E invita a non sottovalutare alcuni aspetti.

«L’alimentazione, da curare limitando dolci e carboidrati. Il sonno, fondamentale: riposo per tante ore e regolare, non dalle 4 a mezzogiorno… La prevenzione infortuni: quando torneranno al campo, i giocatori dovranno arrivare 30-40 minuti prima per fare lavori individuali ad anca, spalla, coscia».

 

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