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Ma Marotta è contrario anche a Juve-Inter il 9 marzo: “Per noi non è cambiato niente”

Ormai attorno al calendario si combatte la guerra politica in Lega. Il Ceo dell’Inter cambia idea sul recupero e segue la linea Zhang. E intanto i calciatori potrebbero fermare tutto

Ma Marotta è contrario anche a Juve-Inter il 9 marzo: “Per noi non è cambiato niente”

Contrario. A tutto. Dopo aver detto che giocare Juventus-Inter lunedì 9 marzo “sarebbe una scelta di buon senso”, ora Beppe Marotta rinnega:  “L’Inter è contraria a giocare il 9 marzo contro la Juventus. Per noi è tutto come prima, non è stato risolto nulla”, dice ai microfoni della Rai.

In mezzo c’è una faticosissima riunione straordinaria di Lega, telefonica. Chiusa in serata con una specie di accordo che prevede lo slittamento del campionato di una giornata per recuperare i cinque match rinviati lo scorso weekend tra sabato, domenica e – soprattutto – lunedì prossimo. Con l’idea, più o meno palese, di riuscire a giocare il Derby d’Italia a porte aperte se le restrizioni termineranno in tempo.

Ma il Ceo dell’Inter ora torna sui suoi passi e si mette di traverso cavalcando la sommossa politica in Lega Calcio. Segue il durissimo attacco di Steven Zhang al presidente della Lega Dal Pino: la nuova linea – a dispetto delle dichiarazioni di facciata sulla fattibilità o meno del nuovo calendario – è ribaltare via Rosellini. Il Consiglio di Lega di ieri ha evidenziato un’ulteriore condivisione, con le società interrogate una ad una sulla nuova ipotesi: Milan, Roma e Atalanta hanno detto sì. L’Inter, evidentemente, no.

In ogni caso lo slittamento di una giornata di tutto il resto del campionato, con lo sfruttamento della casella libera del 13 maggio, resta la via che la Lega ha intenzione di percorrere per districare la matassa. Ma bisogna votare, e l’unica cosa ufficiale è la faida intestina che sta accartocciando la Serie A. Mentre a nessuno pare interessare l’opinione dei calciatori. I quali si sentono non considerati e poco protetti, e stanno valutando l’ipotesi di fermare tutto, per davvero.

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