Vulpis sul Corsport: «In sette anni in Serie A 3,76 miliardi di plusvalenze per aggiustare i conti. Con una riduzione del 30-40%, molti bilanci andranno in sofferenza»
Sul Corriere dello Sport Marcel Vulpis analizza la situazione finanziaria del calcio italiano, e in particolar modo il fenomeno delle plusvalenze.
In sette anni – scrive Vulpis – in Serie A sono state generate plusvalenze per complessivi 3,76 miliardi di euro. Una cifra “monstre” che misura la crescita di questa leva di bilancio troppe volte attivata per riequilibrare i conti (tanto dei grandi club, quanto delle piccole e medie realtà).
E adesso il coronavirus mette a rischio sia questa pratica sia i bilanci dei club.
Le plusvalenze sono uno strumento utilizzabile durante le fasi di crescita dell’economia, ma l’emergenza Coronavirus porterà inevitabilmente a favorire solo scambi di “compensazione” tra società. Operazioni legali sotto il profilo contabile e civilistico, ma molto pericolose per la tenuta dell’intero sistema. Il rischio reale è doppio: è come se i bilanci venissero “anestetizzati” in attesa di tempi migliori, ma il problema della liquidità di cassa resta per molte strutture.
Infine:
se la voce delle plusvalenze si dovesse ridurre del 30-40% i fondamentali dell’industria del calcio sarebbero mediamente più negativi. Si rischierebbe pertanto il crack di molte realtà.