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Galliani: “Ci sarà un prima e un dopo coronavirus”

Intervistato da Zazzaroni “L’emergenza avrà un impatto devastante sul turismo del nostro Paese. Bisognerà trovare soluzioni”

Il Corriere dello Sport oggi ha un’intervista esclusiva con Galliani che con i suoi 75 anni è blindato ovviamente in casa e ammette di divorare sport ad ogni ora. Rivede partite passate e non solo di calcio, ma anche di tennis e basket.

«Ho la sensazione che la gente abbia ritrovato il gusto della chiacchierata, il virus ha cambiato la psiche delle persone. Se proprio vogliamo trovare un elemento di positività, uno solo, in questa tragedia, penso sia il possibile cambio di atteggiamento nei confronti del prossimo, delle cose e del tempo. Perché c’è un prima-Coronavirus e ci sarà un dopo. Ci stiamo anche accorgendo di quanto lavoro si possa svolgere da casa. Una volta superata la fase critica dovremo guardare in faccia una realtà modificata radicalmente dall’emergenza».

Parla anche di calcio ovviamente e delle difficoltà che tutto il mondo dello sport dovrà affrontare, della possibile soluzione playoff per concludere i campionati e se proprio non si riuscisse a fare allora si può sempre seguire l’esempio di altri sport come la Formula 1 e cristallizzare tutto alla classifica dell’ultima giornata disputata. Ma tutto ciò è in qualche modo marginale, non solo rispetto alla situazione sanitaria, ma anche alla situazione economica che l’intero Paese dovrà affrontare

«Potrei farle un sacco di esempi, ma preferisco soffermarmi su un aspetto poco considerato, gli effetti del Coronavirus sull’industria del turismo che ha un’incidenza notevole sul pil del Paese. Per turismo intendo hotel, ristoranti, bar, impianti balneari. L’Italia ha quasi 7mila e cinquecento chilometri di coste e si ritroverà verosimilmente a fare i conti con un’estate 2020 complicatissima. Quasi inesistente. Meno presenze straniere e un minor numero di giorni di ferie per gli italiani, molti dei quali sono costretti a scontarli oggi. Si rischia il tracollo. La contrazione del pil sarà inevitabile per questo servono strumenti di contrasto e protezione».

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