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Premier, a fare grandi i top club non sono i diritti tv ma i ricavi commerciali

Il boom dei ricavi deriva non tanto dai diritti tv (che in realtà sono calati) ma dal settore commerciale e dalle sponsorizzazioni. Ecco perché nelle ultime tre stagioni le prime sei sono state sempre le stesse

Premier, a fare grandi i top club non sono i diritti tv ma i ricavi commerciali

La Premier è caratterizzata da alternanza al vertice, scrive il Corriere dello Sport. Due anni fa vinse il Manchester City, con 19 punti di scarto sulla seconda. Quest’anno toccherà presumibilmente al Liverpool, con 22 punti di differenza. Il Liverpool sarà il quinto club a vincere il titolo negli ultimi dieci anni. A cosa è dovuta questa varietà, che nei campionati europei invece non c’è?

Solo in parte ai diritti televisivi, tanto, invece, dal settore commerciale e dalle sponsorizzazioni. I proventi televisivi, infatti, sono divisi in parti quasi uguali, cosa che giova un po’a tutte le squadre.

“I diritti tv incidono sempre meno. La forbice tra il monte ingaggi delle 6 grandi inglesi (Tottenham, Chelsea, Arsenal, City, Liverpool e United) e le altre continua ad aumentare. Questo perché il boom dei ricavi deriva non tanto dai diritti tv (che in realtà sono calati) ma dal settore commerciale e dalle sponsorizzazioni. Non è un caso quindi se nelle ultime tre stagioni le prime sei sono state sempre le stesse. Dal 2014 ad oggi vi sono state solo due “intruse”: il Leicester miracoloso di Ranieri appunto e il Southampton, 6° nel 2014-15″.

La Premier è a doppia velocità, dunque, nonostante le misure introdotte, come il tetto alle rose o i limiti ai giocatori in prestito o l’eliminazione, la scorsa estate, dello “Shortterm cost control”.

“In pratica, per i club con un monte salari superiore ai 90 milioni (cioè 18 dei 20), vi era un limite alla crescita degli ingaggi, a meno di non poter dimostrare che il fatturato commerciale era aumentato. Era un modo per incoraggiare i club a investire in altre fonti di ricavi invece che semplicemente “drogarsi” con i soldi delle TV. Ma di fronte all’evidenza dei fatti – cioè l’enorme divario in essere tra le big e le altre – la regola è stata eliminata. E forse non è una coincidenza se, al momento, vicino ai vertici della classifica troviamo il Leicester (3°) e il neo promosso Sheffield United (6°). Ma il vero test sarà l’anno prossimo. Se queste squadre potranno in qualche modo costruire sul successo di questa stagione oppure se sarà – come si dice da queste parti – “businesses as usual””.

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