Dries segna al 30esimo nella serata più importante. Gattuso chiude ogni spazio, crea due linee Maginot, lascia il pallone ai catalani mai pericolosi
Al quinto pallone toccato, dopo trenta minuti di gioco, Mertens segna al Barcellona ed entra nella storia del Napoli. Eguaglia Hamsik con 121 reti ed è il miglior cannoniere del club. Un gol storico che arriva in una delle serate più importanti del Napoli. Napoli-Barcellona si chiude 1-0 alla fine del primo tempo. Il Napoli segna al primo e unico tiro in porta ma non poteva avvenire diversamente. Dries segna nella stessa partita cui segnò al Real Madrid.
Setién rinuncia al tridente classico, non schiera il 17enne Ansu Fati e preferisce Vidal. Gattuso invece si affida al tridente classico del Napoli degli ultimi anni. La partita la fa il Barcellona, ovviamente. Gattuso schiera due linee Maginot a protezione di Ospina. Non può fare altrimenti. Lascia al Barça il possesso palla ma chiude ogni spazio. Azzurri molto aggressivi. Poi, come detto dal tecnico, il Barça è molto abile a recuperare il pallone ma il Napoli resta concentrato e non si distrae mai. Qualche patema d’animo per un paio di passaggi di Ospina ma il colombiano è sempre molto preciso con i piedi.
Ospina non compie nemmeno una parata. Gli azzurri tremano solo in una occasione: ripartenza catalana, Messi si presenta due contro due, cerca lo scambio con Griezmann ma la difesa è bravissima a chiudere.
Gattuso l’ha preparata benissimo e la gioca nell’unico modo possibile. Più o meno come a Milano contro l’Inter, ma il Barcellona è un’altra cosa. Appena può, il Napoli riparte. Un paio di volte non trova il passaggio decisivo, al trentesimo invece Zielinski recupera un bel pallone, lo serve a Mertens che fredda Ter Stegen con un destro imparabile alla sinistra del portiere.
La partita riprende dove con lo stesso copione. Il Barcellona orchestra ma senza risultati apprezzabili.
Per Messi un solo tiro in porta, al nono minuto, alto.
