Il tecnico ha rinunciato al fraseggio elegante del 4-4-2 di Ancelotti per ripiegare su un gioco più brutto. Mai sottovalutare il Napoli contro le grandi
Libero scrive di Napoli-Barcellona mettendo in evidenza le differenze tra il Napoli di Gattuso e quello del suo predecessore Ancelotti.
“Non è più il Napoli di Ancelotti. Il fraseggio elegante ed il 4-4-2 appartengono ormai al passato, mentre il presente – e forse anche il futuro – assumono forme diverse, più pragmatiche, più interessate ai risultati piuttosto che allo spettacolo. E questa nuova identità è legata ovviamente all’arrivo di Gennaro Gattuso sulla panchina azzurra”.
Gattuso ha scelto il 4-3-3, scrive il quotidiano, avendo come unico obiettivo quello di vincere, ma a discapito della qualità del gioco.
“Ringhio ha plasmato il Napoli a sua immagine e somiglianza, trasformandolo in un 4-3-3 che corre, pressa e attacca con un solo pensiero in testa: vincere. Tutto questo – nemmeno a dirlo – a discapito della qualità di gioco”.
Il metodo Gattuso inizia a dare i suoi frutti, ma oggi, contro un Barcellona che viene da settimane tormentate e “appare più umano”, sarà la vera prova del fuoco.
Non è detto che il Napoli non ci riesca, scrive il quotidiano.
“Fare risultato sarebbe sì un’impresa e un passo decisivo per la qualificazione ai quarti ma la storia – almeno quella recente – è a favore degli azzurri: il trionfo in Champions contro il Liverpool (2-0), i successi in Coppa Italia con Inter e Lazio e la vittoria in campionato contro la Juve (2-1), sono la prova della forza di questo Napoli. Insomma: mai sottovalutare gli azzurri”.
