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Gattuso: «Per tanto tempo il Napoli è stata una squadra fragile. Non dormo prima dei match»

A Sky: «So che se spegni la luce, è tutto difficile. Sembra facile ma non lo è. Non mi sono piaciuti alcuni atteggiamenti nel primo tempo»

Gattuso: «Per tanto tempo il Napoli è stata una squadra fragile. Non dormo prima dei match»
foto Hermann / Kontrolab

L’allenatore del Napoli Rino Gattuso ha parlato ai microfoni di Sky dopo la vittoria conquistata a Brescia

Qualcosa è successo nell’intervallo oggi?

«Non mi sono piaciuti certi atteggiamenti in campo, chi alzava la mano.Il Napoli è sceso in campo determinato. Dobbiamo capire che qui squadra hanno vinto al 94′. Mi da fastidio che si pensa che venire a Brescia sia una passeggiata di salute. In serie A non esistono partite facili. È meglio parlare di calcio che di tutto quello di cui si è parlato quest’anno. Adesso stanno lavorando bene, hanno finalmente uno spirito diverso»

Sempre meglio l’Europa League che il battere il Barcellona?

«Era una risposta ad una domanda in conferenza in cui mi hanno chiesto cosa pensavo e siccome mancano 13 partite e ci mancano 27-28 ho risposto così. Comunque  penso che arrivare il Europa League per quello che abbiamo passato è importante»

Il Napoli ha una grande rosa

«Sono d’accordo e ho ringraziato la società per il mercato che mi hanno fatto a gennaio, ma in questo momento dobbiamo pensare partita dopo partita e arrivare subito a 40 punti, per tanto tempo era una squadra fragile. Siccome sono tanti anni che sono nel mondo del calcio so che se spegni la luce è tutto difficile, adesso sembra facile, ma non lo è e dobbiamo continuare»

Tecnicamente cosa è mancato?

«Gli ultimi 20 metri, quando veniva Mertens c’è stato poco inserimento di Elmas e Fabian. Eravamo piatti, nel secondo tempo abbiamo cominciato a muoverci senza palla»

Sei dimagrito?

«NO, ho la febbre e oggi ho preso tre tachipirine»

Martedì c’è il Barcellona?

«Non mi ci far pensare, lasciatemi tranquillo una mezza giornata»

Prima del Barcellona si dorme?

«Io chiedo sempre ai miei colleghi, ma voi dormite? e loro mi dicono che poi col tempo passerà, ma sono anni che non passa»

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